Moratti: «Malpensa-Caravaggio»
Ma Bergamo non è d'accordo

Michelangelo Merisi detto il Caravaggio non trova pace. Dopo il tentativo (fallito) di «scippo» delle ossa - ritrovate a Porto Ercole (Toscana) e attribuite al famoso artista bergamasco - da parte del Comune di Milano, ora tocca al suo nome.

Il sindaco Letizia Moratti ha annunciato che questa settimana presenterà alla Giunta meneghina la proposta di intitolare al Caravaggio l'aeroporto di Malpensa. Una scelta motivata dal desiderio di rendere omaggio al pittore di cui si ricordano i quattrocento anni dalla morte.

Peccato che proprio alcune settimane fa, tramite l'esame del Dna, siano state confermate le origini bergamasche dell'artista. Quindi un motivo in più per rinsaldare il legame con il nostro territorio. E invece, ecco che il capoluogo lombardo fa quello scatto in avanti che ci si sarebbe aspettati da Bergamo.

Certo non si può ridurre il valore dell'artista a una questione di campanili, ma di identificazione sì. E pure di rilancio turistico. Una linea che viene sposata da Maurizio Martina, segretario regionale del Pd che ora solleva la questione e la rilancia su Bergamo. «Sarebbe opportuno che al Caravaggio venisse dedicato l'aeroporto di Bergamo e non di Malpensa che non centra nulla con il pittore. Così Orio acquisirebbe un'identità specifica nel panorama degli aeroporti lombardi».

Martina suggerisce alle istituzioni (Comune e Provincia) e a Sacbo (la società che gestisce l'aeroporto di Orio) di evitare «lo scippo del nome e di mettere in atto una controffensiva rapida. Ma a voler evitare l'antagonismo quasi calcistico è il sindaco Franco Tentorio: «Sono d'accordo sull'affrontare il problema, ma non per fare un dispetto alla Moratti. L'opportunità di intitolare l'aeroporto a Caravaggio può essere intrapresa solo attraverso un cammino condiviso. Se la comunità bergamasca è unita nella scelta del famoso artista, allora si può percorrere questa strada. Credo però che il primo obiettivo sia quello di chiamare l'aeroporto Bergamo-Orio».

Il pensiero del presidente della Sacbo, Mario Ratti: «Fiumicino è dedicato a Leonardo da Vinci e Linate a Enrico Forlanini, eppure entrambi vengono chiamati con il luogo geografico e non con il nome. Questo perché di solito l'aeroporto prende il nome dal posto dove svolge l'attività. L'intitolazione deve essere una scelta sentita dal territorio». Leggi di più su L'Eco di lunedì 19 luglio.

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