Il crack dei Viaggi del Ventaglio
Molti bergamaschi danneggiati

Carnet di viaggi e «buoni» tour svaniti nel nulla: nei giorni scorsi i clienti danneggiati dal crack della società Viaggi del Ventaglio (dichiarata fallita giovedì scorso dal Tribunale di Milano con un «buco» di circa 200 milioni di euro, ndr) si sono rivolti alle associazioni dei consumatori per ricevere informazioni e adeguata assistenza per cercare di tornare in possesso di almeno una parte dei soldi investiti.

Sono state dunque numerosissime le chiamate e le e-mail ricevute dal Movimento consumatori, come ha sottolineato il segretario Enea Guarinoni: «Abbiamo ricevuto chiamate da tutta Italia e molte anche da Bergamo. Le tipologie di danno sono di tre tipi, ovvero la formula classica, che riguarda coloro che hanno acquistato il pacchetto tre mesi fa e chiedono il rimborso, in secondo luogo la formula (molto diffusa) dei buoni vacanza, ovvero carnet da 5-10 mila euro spendibili in 10 anni sotto forma di viaggi; infine vi sono i piccoli azionisti, in quanto Viaggi del Ventaglio essendo quotata anche in borsa, proponeva ai clienti più affezionati l'acquisto di piccole quote societarie. A livello bergamasco ho quindi riscontrato molta delusione nei clienti danneggiati, c'è sicuramente la crisi del settore ma la compagnia, pur essendo in una situazione difficile da molto tempo, poteva vantare una storia prestigiosa».

Tra i clienti danneggiati prevale dunque la delusione e l'amarezza, ma la speranza di poter avere un rimborso è l'ultima a morire. Leggi di più su L'Eco di domenica 25 luglio.

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