Via Carducci, riaperto il bar
Martedì l'addio a Leping ZHou

Ha riaperto ieri a mezzogiorno il «Bar Carducci» dopo che il titolare Leping Zhou, cinese di 44 anni, è stato ucciso nella notte fra sabato e domenica, con una coltellata, mentre stava chiudendo il locale. A poco a poco nel corso del pomeriggio il locale si è ripopolato degli abituali avventori, ancora visibilmente scossi per la tragica fine di quello che tutti descrivono come «un uomo buono».

All'interno, dopo che la Polizia se ne è andata dopo altri rilievi, la moglie è attorniata da amici e parenti, e comprensibilmente non ha voglia di parlare. Se ne fa carico la figlia quindicenne che semplicemente dice del padre: «Era buono, gentile, generoso». Gli stessi aggettivi che vengono usati da quanti lo hanno conosciuto.

Sulla vetrina del bar è appesa la foto di Leping Zhou con la comunicazione della tumulazione della salma al cimitero di Bergamo prevista per martedì alle 10,30 con partenza del feretro alle 10 dalla camera mortuaria degli Ospedali Riuniti di Bergamo. «La moglie ha deciso per la sepoltura in Italia, perché non ha nessuna intenzione di tornare in Cina. Non ci sarà un funerale religioso perché la famiglia è buddista» spiega Claudio, più che un semplice cliente del bar: quando ha saputo della morte di Leping si è sentito male. «Non ci sono parole da dire. Lo ricorderemo sempre perché disponibile, onesto e generoso. Un gran lavoratore. Lui e tutta la famiglia sono sempre stati di un'educazione unica. Si preoccupava di qualsiasi cosa potesse mancare al cliente. Purtroppo Leping non c'è più», aggiunge Claudio.

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