L'ultimo saluto a Leping Zhou
Con la famiglia anche i clienti del bar

È stata tumultata (non c'è stato alcun funerale religioso perché la famiglia è buddista, ndr) nella mattinata di martedì 3 agosto al cimitero di Bergamo la salma di Leping Zhou, il barista cinese ucciso domenica 25 luglio in via Carducci con una coltellata durante un tentativo di rapina. Attorno alla bara si sono stretti i familiari e la comunità cinese bergamasca, ma anche molti bergamaschi, per lo più residenti di via Carducci e frequentatori del bar Carducci che Zhou gestiva da tempo.

Chi nella mattinata ha partecipato alla tumulazione si è raccolto nel dolore in silenzio. Forte la commozione della moglie di Leping Zhou che, in lacrime, ha assistito alla cerimonia con i due figli. Molti i bergamaschi che, alla fine della tumulazione, hanno abbracciato la donne rinnovando le loro condoglianze e la disponibilità ad aiutare la famiglia.
Già nei giorni scorsi i clienti del bar Carducci avevano espresso in più modi il loro dolore e nei giorni scorsi avevano anche pubblicato un annuncio dedicato a Zhou: «Un piccolo grande uomo venuto da molto lontano che con tanti sacrifici voleva crearsi una vita dignitosa con sua moglie e i suoi due piccoli figli, lavorando moltissimo sempre con grande onestà, sempre disponibile con tutti. Non c'è più. Qualcuno l'ha portato via per sempre alla sua famiglia, a noi, tuoi clienti, ma anche tuoi amici».

Nel frattempo proseguono le indagini della polizia. Gli investigatori della squadra mobile stanno raccogliendo testimonianze ed elementi utili e sono in attesa del responso delle analisi sull'arma del delitto (un coltello da cucina con lama di 20 centimetri), trovato sul luogo dell'omicidio e inviato ai laboratori della polizia scientifica di Milano. Sul manico potrebbero trovarsi impronte o tracce biologiche (sudore) utili per risolvere il caso. La pista privilegiata dagli inquirenti resta quella del tentativo di rapina, degenerato in omicidio. Ad agire potrebbe essere stato qualche balordo, e non è escluso che si tratti di qualcuno che frequentava saltuariamente il bar per giocare ai videopoker.