Fa la pipì in piazza a Cividate
Romeno fermato ferisce un vigile

Si era messo a far pipì in pieno centro di Cividate al Piano proprio nel momento in cui una pattuglia della polizia locale stava passando. Così dai primi accertamenti fatti su un trentatreenne di origine romena, gli agenti hanno scoperto che l'uomo non solo non aveva la patente di guida ma che tutti i documenti dell'auto, una Volkswagen Passat, erano stati falsificati. Risultato finale: dopo avergli comunicato il sequestro del veicolo, l'uomo è andato in escandescenze, prima opponendo resistenza e poi passando alle mani. Il tutto è avvenuto verso le 22,30 di venerdì sera 6 agosto, in piazza della Libertà, in una posizione di grande passaggio.

Racconta il comandante della polizia locale Massimiliano Laruccia: «Io e il collega Paolo Forlani stavamo rientrando dopo il normale turno di pattugliamento che svolgiamo durante il periodo estivo, quando abbiamo visto l'uomo scendere dal veicolo e mettersi a urinare in mezzo alla strada senza curarsi del fatto che si trovava nel pieno centro del paese e neppure della nostra presenza. Gli abbiamo quindi chiesto di esibire i documenti e proprio da un primo esame sono emersi i problemi. L'assicurazione del veicolo era palesemente stata falsificata e la carta di circolazione in fotocopia. Quando poi gli è stata chiesta la patente in un primo momento ha dichiarato di averla dimenticata a casa, ma poi ci ha detto che il permesso di guida gli era stato ritirato tre anni fa per un incidente in stato di ebbrezza».

Fin qui, stando ai racconti degli agenti, tutto si è svolto senza particolari problemi. Fino a che il romeno ha visto arrivare il carro attrezzi che gli avrebbe portato via l'auto. «Alla vista del mezzo – spiega il comandante –, l'uomo ha cominciato prima a prendere a pugni con violenza la propria auto, poi si è messo davanti alla Passat così da impedire di portarla via». Quando gli agenti hanno cercato di convincerlo a calmarsi, l'uomo ha poi iniziato a inveire, sferrando un violento pugno al fianco sinistro del comandante, che è dovuto ricorrere alle cure del personale dell'ospedale, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di 25 giorni. Da accertamenti successivi fatti dai carabinieri è emerso che il romeno, residente in provincia di Alessandria, ha precedenti penali per resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale

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