Il rogo di Suisio causato da petardi
Alcuni testimoni: «Li abbiamo visti»

L'incendio che sabato pomeriggio 7 agosto è scoppiato alla «Fabbrica accumulatori Ariete» di Suisio è di natura colposa. Ad accertarlo i carabinieri della stazione di Capriate San Gervasio, coordinati dal comandante Corradino Goglia, grazie a indagini svolte in collaborazione dei vigili del fuoco. Gli uomini delle forze dell'ordine hanno infatti confermato che le fiamme si sono sviluppate poiché scintille di petardi sono cadute all'interno della cinta dell'azienda e, posandosi sui bancali sui quali erano sistemate delle batterie esauste, hanno dato il via all'incendio. Vicino alla recinzione dell'azienda di via Mattei sono stati trovati resti di petardi.

Secondo alcuni abitanti della zona circa mezz'ora prima dell'incendio alcune persone si sono divertite a far scoppiare i fuochi artificiali proprio vicino alla recinzione dell'azienda. L'impressione generale è che queste persone non avessero intenti dolosi, forse non immaginavano che lo scoppio dei petardi provocasse un incendio. Il risultato è però stato il rogo, con fiamme che hanno causato seri danni all'azienda che fabbrica batterie per automobili. Il rogo si è verificato intorno alle 17 in via Mattei, al civico 6: una nube alta e nera si è alzata sopra l'azienda. Gli abitanti della zona, preoccupati, hanno allertato subito il comando dei vigili del fuoco di Bergamo. In pochi minuti sono arrivati i pompieri volontari dell'Isola, di Dalmine e di Bergamo (in totale una quindicina di vigili del fuoco). I pompieri hanno operato almeno un'ora e mezza per domare l'incendio, spegnere le fiamme, i focolai e hanno poi hanno messo in sicurezza la parte danneggiata del capannone. Alcuni pompieri muniti di maschera antigas hanno operato dentro il capannone pieno di fumo.

Le fiamme hanno divorato circa 300 accumulatori esausti che erano fuori dal capannone, stoccati sui bancali, e le fiamme dopo aver rotto i vetri dei finestroni hanno bruciato batterie, un macchinario e annerito pareti all'interno del capannone. Sul luogo dell'incendio anche l'ambulanza della Croce rossa di Bonate Sotto, l'Unità 59 della protezione civile di Suisio, un agente dell'istituto di sorveglianza Ispb, i carabinieri delle stazioni di Dalmine e di Capriate e numerose persone che, allarmate, hanno seguito le operazioni di spegnimento. È probabile che oggi i responsabili dell'ufficio tecnico del Comune di Suisio effettuino un sopralluogo al capannone per verificarne l'agibilità. «L'incendio come accertato dai carabinieri è colposo e l'azienda non ha responsabilità – spiega Gianluigi Colombo, titolare della ditta Ariete –. Siamo in un periodo feriale, ma sicuramente i nostri tecnici faranno subito una stima dei danni e sistemeremo la parte del capannone danneggiata. Terminato il periodo di ferie il lavoro riprenderà regolarmente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA