Maxi frode fiscale da 24 milioni
Un bergamasco nel mirino

È un imprenditore residente a Bergamo città, di mezza età, che si occupa di vendite e televendite, il protagonista di una maxi frode scoperta dalla Guardia di finanza di Bergamo nei giorni scorsi. Una frode fiscale messa in atto attraverso vendite on line, televendite e quattro società costituite, solo sulla carta, nel Liechtenstein.

Il meccanismo commerciale era gestito tutto dall'Italia, facendo però figurare che i venditori fossero le società estere. In questo modo tra il 2006 e il 2009 erano stati venduti prodotti per oltre 24 milioni di euro senza versare un euro di tasse. Nel mirino del Nucleo di Polizia Tributaria di Bergamo è finito in particolare un imprenditore che con il sistema, tecnicamente definito di «esterovestizione», aveva accumulato una fortuna: le Fiamme Gialle hanno sequestrato, in Lombardia, Umbria, Toscana e Piemonte 26 immobili, un elicottero, disponibilità finanziarie e titoli per un valore complessivo di oltre 11 milioni di euro.

Beni riconducibili all'imprenditore, tra i quali figurano un immobile di pregio a Bergamo e un casale con un parco di 17 ettari, piscina ed eliporto privato ad Orvieto, tutto intestato ad altre 2 società off-shore del Liechtenstein. Anche l'elicottero immatricolato in Svizzera è stato sequestrato dai finanzieri della Compagnia di Portoferraio all'Isola d'Elba, dove l'imprenditore si trovava in vacanza da qualche giorno. L'uomo è stato denunciato e con lui due «prestanomi» e un professionista che, in base alle indagini, agivano con lui.

Infine le indagini hanno permesso di accertare che l'imprenditore si è sottratto al pagamento di imposte per oltre 6,8 milioni di euro a seguito di un precedente controllo della Guardia di Finanza orobica. La società «responsabile» è stata posta in liquidazione ed è poi cessata, così come quella subentrata nello svolgimento dell'attività.

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