«Ztl di via Zambonate mai rispettata»
Federconsumatori: via il divieto

«La zona a traffico limitato di via Zambonate è largamente disattesa, come tante altre. Non si capisce se la polizia municipale ha ricevuto la direttiva di "chiudere un occhio" o se proprio non c'è vigilanza. In ogni caso crediamo sia corretto abolire il divieto, se non serve, che lasciarlo trasgredire impunemente». Sono queste le parole di Federconsumatori che attacca il Comune per i mancati controlli in una delle Ztl meno rispettate della città.

Federconsumatori punta il dito anche sui lavori per il teleriscaldamento che si stanno effettuando in via Garibaldi: «Premesso che siamo consapevoli del fatto che se si devono fare lavori come quello della posa dei tubi per il teleriscaldamento è inevitabile che si creino dei disagi alla circolazione - si legge in un comunicato -, non crediamo sia “obbligatorio” creare percorsi inutilmente penalizzanti per chi deve muoversi in città nonostante il periodo feriale. A parere di Federconsumatori chi gestisce la cosa pubblica ha l'obbligo di porsi il problema di quali sono le difficoltà da evitare ai cittadini. Un esempio di scarsa programmazione è quello attuale che, causa interruzione in Via Garibaldi, incanala il traffico proveniente da ovest verso il centro».

Chi proviene da Broseta alta o da via Corpo Italiano di Liberazione e arriva all'incrocio con via XXIV Maggio, per recarsi in centro Bergamo o Città Alta è costretto a proseguire per via Broseta, dove, dopo nemmeno 200 metri di strada incappa in un senso unico alternato regolato da semaforo (causa lavori in corso per posa teleriscaldamento). Superata piazza Pontida (è stato tolto il divieto di transito all'incrocio Nullo/Palma il Vecchio, ndr) si arriva in via Zambonate che, all'altezza di via Quarenghi, è chiusa dalla Ztl. «Obbligati a transitare da Via Quarenghi sino a Via Bonomelli si è di nuovo in coda perché anche in questa via sono in corso lavori stradali - continua Federconsumatori -. A questo punto anche la persona più tollerante rischia di perdere la pazienza».

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