Cade da otto metri a Mornico
Muore titolare della ditta Pagnoni

Era impegnato a sistemare sulla sommità della propria ditta di autonoleggio una lastra trasparente di policarbonato, quando è scivolato accidentalmente, piombando a terra da un'altezza di circa otto metri, sotto gli occhi del fratello che stava lavorando con lui. Un volo terribile che è costato la vita a Bruno Pagnoni, autotrasportatore di 63 anni, di Mornico al Serio: portato d'urgenza con l'elicottero del 118 agli Ospedali Riuniti di Bergamo, è deceduto martedì 10 agosto in serata al pronto soccorso, nonostante il prodigarsi dei medici per cercare di salvarlo. Fatali per lui, che era parso da subito gravissimo, i numerosi traumi riportati nel tremendo impatto con la pavimentazione interna del capannone prefabbricato, utilizzato come autorimessa.

L'incidente è accaduto alle 16,40 nella sede della «Autonoleggi fratelli Pagnoni» di via Marconi 17, nella zona artigianale Sud orientale del paese. A quell'ora i fratelli Bruno e Bernardino Pagnoni stavano collocando alcune nuove lastre trasparenti in policarbonato alveolare sul tetto del capannone, in sostituzione di quelle vecchie ormai annerite dal tempo. Un lavoro che avevano iniziato nei giorni scorsi, approfittando del periodo di ferie, e che avrebbero concluso entro la fine della settimana. Le lastre, spesse un centimetro e pesanti pochi chilogrammi, venivano ancorate alle travi di cemento del tetto, per consentire il passaggio della luce e illuminare l'intero prefabbricato. Un lavoro che i due fratelli avevano fatto in precedenza senza alcun problema.

Ma martedì pomeriggio qualcosa non è andato per il verso giusto. Entrambi hanno raggiunto attraverso una scala esterna di servizio la sommità della costruzione, iniziando a posizionare le lastre della superficie di un metro per 120 centimetri. Per consentire il movimento durante la fase di sistemazione delle lastre, i due fratelli avevano sistemato un asse di legno.
A raccontare l'episodio è Bernardino Pagnoni, fratello minore della vittima, impegnato anche lui nei lavori al tetto: «Non riesco a capire come possa avere fatto, ma quei movimenti li avevamo ripetuti tutti e due, più volte. Evidentemente Bruno è scivolato mentre saliva sull'asse in legno, senza avere il tempo e la possibilità di attaccarsi a qualche punto di appoggio. È stato un attimo: senza che io potessi bloccarlo, mio fratello è finito nel buco dove avremmo sistemato la lastra di policarbonato». Bruno Pagnoni è così caduto da un'altezza di otto metri e venti centimetri, finendo sulla pavimentazione in cemento, immobile e privo di conoscenza. Suo fratello Bernardino è sceso dal tetto e ha raggiunto il fratello, chiamando il 118. Sul posto sono giunte l'eliambulanza e un'autolettiga. Trasferito in volo ai Riuniti di Bergamo, è deceduto in serata. Per un sopralluogo sono interventi i tecnici dell'Asl di Trescore, una pattuglia dei carabinieri di Calcinate e della polizia locale.

Bruno Pagnoni, sposato e con figli, abitava a Mornico in via Trento ed era molto conosciuto per la sua attività. La data dei funerali non è stata ancora stabilita.

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