Innamorato della figlia del capo:
3° arresto in 4 giorni per stalking

Innamorato della figlia dell'ex capo, per la terza volta in appena quattro giorni è finito in manette, sempre con l'accusa di stalking, Neppure il processo per direttissima, né le 48 ore passate in carcere, sono serviti a farlo desistere dal suo intento.

Così I. S. K., ivoriano di 25 anni di Verdello, mercoledì pomeriggio, appena lasciato il carcere di Bergamo, è tornato puntualmente a colpire, indifferente alle raccomandazioni così come alle spiegazioni e alle imposizioni, obbediente solo alla legge del cuore. E s'è ripresentato a casa dell'amata.

La storia del venticinquenne e del suo tormentato e tormentante amore era cominciata quasi per caso a fine 2009, durante una cena aziendale: aveva presenziato anche la figlia ventiduenne del suo datore di lavoro, di Fara Olivana. Tanto era bastato per far scattare il colpo di fulmine.

L'ivoriano, a tutt'oggi, della giovane che gli ha fatto perdere la testa non conosce né il nome né l'età, e non ha mai avuto modo di parlarle. Ha cercato di parlare al padre, per chiederla in sposa. La situazione si è fatta sempre più pesante per le vittime, soprattutto dovo che l'immigrato ha scoperto l'indirizzo della famiglia e della ragazza.

E dopo la prima volta, domenica, le manette sono scattate di nuovo perché l'uomo non ha rispettao un ordine di allontanamento. «Ero andato dal padre per scusarmi», si è giustificato. Così è finito in carcere, con un divieto di dimora in provincia di Bergamo, e il giudice lo interrogherà di nuovo venerdì.


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