Scuola di Magistratura, Misiani (Pd):
«Speriamo che sia la volta buona»

«Visti i pessimi precedenti di Calderoli in fatto di promesse non mantenute - scrive a proposito della Scuola di Magistratura l'on. Antonio Misiani, tesoriere nazionale del Partito Democratico - la prudenza è d'obbligo. Speriamo che una volta tanto il ministro la racconti giusta, al di là degli sproloqui sui "magistrati padani in Padania" e su una scuola che "non leghista" (ci mancherebbe altro) su cui è meglio stendere un velo pietoso».

«La conclusione positiva dell'iter per l'avvio della scuola di magistratura - aggiunge Misiani - sarebbe una buona notizia per Bergamo. Questo progetto - sul cui avanzamento ho presentato insieme all'on. Sanga due interrogazioni parlamentari che non hanno avuto alcuna risposta dal ministro Alfano - è frutto di uno sforzo bipartisan che ha coinvolto rappresentanti politici e istituzionali di tutti gli schieramenti politici. Dopo tanti anni di attesa, questo impegno merita di andare a buon fine».

«Spiace - aggiunge Elena Carnevali, capogruppo del Pd al Comune di Bergamo - che il ministro Calderoli abbia caricato di propaganda e ideologia un progetto di alta valenza istituzionale. La scuola di magistratura non ha nulla a che fare con la "Padania" e il leghismo. Servirebbe invece a qualificare con un punto di eccellenza nazionale la rete formativa della città».

«Per questo - aggiunge la Carnevali - tutti abbiamo lavorato perché vada in porto. L'amministrazione Bruni, in particolare, ha svolto un ruolo decisivo insieme alla Provincia per salvare il progetto, che aveva bisogno di una localizzazione alternativa rispetto a quella ipotizzata inizialmente dal ministro Castelli. Ora forse siamo alle battute finali. Bene, ma evitiamo le strumentalizzazioni politiche».

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