Sabato i funerali di Giacomo Burla
La Provincia di Milano riconosce l'eroe

Anche la Provincia di Milano riconoscerà il gesto eroico di Giacomo Burla, l'impiegato milanese di 58 anni travolto mercoledì da un treno alla stazione Centrale di Treviglio, dopo avere salvato la moglie Amalia, liberandola dalla portiera automatica del convoglio nella quale era rimasta impigliata. Il presidente Guido Podestà ha annunciato di proporre al Consiglio provinciale la candidatura di Giacomo Burla per l'assegnazione del «Premio Isimbardi alla memoria», destinato a chi si sia evidenziato per grandi azioni d'altruismo.

L'azione di Giacomo Burla trasformatasi in tragedia è stata già oggetto di una proposta di benemerenza da parte dell'«EveryOne Group» di Firenze, organizzazione internazionale impegnata nel volontariato: la specifica richiesta è stata inviata al sindaco del Comune milanese di Trezzano Rosa, dove Giacomo Burla abitava insieme alla moglie, e al Presidente della Repubblica.

L'incidente, costato la vita all'impiegato, ha causato solo il ferimento della moglie cinquantanovenne Amalia Di Chello, ora ricoverata nel reparto di Chirurgia dell'ospedale di Treviglio. La donna nella caduta a terra, tra la rotaia e il marciapiede numero sei, aveva riportato la frattura della clavicola sinistra e diverse contusioni.

Il feretro di Giacomo Burla è stato esposto venerdì nella camera mortuaria del cimitero di Treviglio. Sabato 21 agosto alle 10 verrà trasferito a Concesa, frazione di Trezzo d'Adda, nel santuario che vedeva l'impiegato impegnato come organista e dove alle 11 si svolgerà la cerimonia religiosa. La tumulazione avverrà poi al cimiterio di Vaprio d'Adda, Comune dove abitano le due figlie dei coniugi Burla.

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