Multe sul treno? Si pagano dal 1° novembre

Per ora non si paga. Il famoso, quanto impopolare (tra i pendolari) provvedimento delle Ferrovie che prevede una multa di 25 euro per chi sale a bordo senza aver acquistato e obliterato il biglietto, scatterà solo a partire dal 1° novembre. In realtà la norma sarebbe entrata in vigore già dal 1° ottobre, ma fin da subito Trenitalia aveva precisato che ci sarebbe stato un periodo di un mese definito «di tolleranza», per dar modo a controllati (e controllori) di abituarsi senza traumi a questo nuovo status quo.

In effetti non è mai stato precisato bene che cosa si intendesse per «mese di transizione»: molti pensavano che la decisione di applicare o meno la norma fosse magari dovuta alla discrezionalità del controllore di turno, tanto che negli ultimi giorni qualche viaggiatore «pizzicato» senza il timbro della macchinetta sul biglietto si è quasi sorpreso per essersela cavata a buon mercato, con il solo avvertimento da parte del personale «di ricordarsi di obliterare, la prossima volta».

Da Trenitalia arriva quindi una precisazione definitiva: «Abbiamo ritenuto che fosse importante lasciare passare un mese che noi definiamo "di educazione e divulgazione alla norma", prima di far partire a tutti gli effetti il provvedimento. Così abbiamo raccomandato al nostro personale viaggiante di usare il buon senso, dialogando con i passeggeri».

Le multe partiranno quindi solo da lunedì 1° novembre, dato che, come precisava il comunicato ufficiale di Trenitalia, prima di quel termine «è previsto un periodo di transizione in cui non verranno applicate le nuove regole». Chiarito definitivamente questo dubbio, l’azienda ferroviaria intende anche ribadire, a seguito di numerose richieste di chiarimento pervenute per lettera, mail o telefonate, «che la multa da 25 euro rispetta il 95% dei viaggiatori che paga regolarmente il biglietto a fronte di un 5% che non paga, fa fronte al crescente fenomeno dell’evasione (solo 2003 ha prodotto una perdita di oltre 131 milioni di euro) e destina il personale attualmente impegnato nelle operazioni di controllo per operazioni di assistenza alla clientela». Proprio quest’ultimo punto è uno dei nodi cruciali dell’operazione, anche perché i viaggiatori, soprattutto i pendolari, hanno evidenziato a più riprese, anche con lettere a L’Eco di Bergamo , di essere abbandonati a se stessi.

(14/10/2004)

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