Negozi aperti dalle 5 del mattino

E fino a mezzanotte per chi vorrà. Abolita la chiusura obbligatoria settimanale. Disco verde di giunta e commissione regionale, ora si aspetta l’ok del Consiglio

Cambierà, entro la fine dell’anno, la fascia oraria di apertura e di chiusura degli esercizi commerciali: se fino a oggi è stabilita tra le 7 e le 22, tra poche settimane sarà tra le 5 e le 24. Non si tratterà, tuttavia, di un obbligo: saranno la grande e la media distribuzione e i negozi di vicinato a decidere, volta per volta, in quali orari aprire e chiudere. Novità in arrivo anche per i saldi: se fino a oggi erano praticabili 4 volte all’anno, tra una manciata di giorni si potranno fare in qualsiasi periodo a eccezione del lasso di tempo compreso tra il 25 novembre e il 31 dicembre, e dei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi estivi fissato dal calendario regionale.

A stabilirlo è la legge regionale approvata lo scorso 13 settembre dalla giunta e alla quale la commissione commercio ha dato ieri il via libera: a dire definitivamente «sì» sarà l’aula consigliare nelle prossime settimane, sicuramente entro la fine del 2004. Con questa legge, spiega l’assessore regionale al Commercio Mario Scotti, «la Lombardia si allinea agli orientamenti promossi dall’Unione europea». I nuovi orari, specifica il membro del governo lombardo, «rappresentano una possibilità e non un obbligo. Abbiamo ritenuto di ampliare la flessibilità del settore commerciale accogliendo le richieste espresse dagli operatori e confrontandoci con tutti i rappresentanti della filiera produttiva».

Proprio in queste ultime ore alcuni comuni delle valli bergamasche e bresciane hanno avanzato la richiesta di una deroga alla nuovissima fascia oraria, auspicando la totale liberalizzazione: «Stiamo studiando la possibilità - spiega la direzione generale del commercio - di prevedere alcune deroghe particolari per venire incontro alle esigenze dei commercianti».

Queste, nel dettaglio, le novità annunciate. Ampliamento degli orari di apertura e chiusura dei negozi: gli esercenti - che ne faranno richiesta al sindaco - potranno aprire i battenti alle 5 anziché alle 7 e chiudere alle 24 anziché alle 22. Resta in vigore l’obbligo di rispettare il limite delle 13 ore giornaliere di lavoro, previsto dalla normativa regionale. Addio, dunque, alle regole stabilite dalle legge lombarda 22 del 2000, in attuazione del decreto Bersani del ’98. Grazie ai nuovi orari, commenta Scotti, «i sindaci dei comuni a vocazione turistica non dovranno più inventare sagre e feste per tenere aperti i negozi fino a mezzanotte». Tanti cari saluti, inoltre, all’obbligo della mezza giornata di riposo: chi lo vorrà potrà evitare di fermarsi, comunicandolo al primo cittadino del comune. Restano invariate le giornate di apertura domenicale: erano e saranno quelle di dicembre più altre 8 a scelta dei commercianti.

Flessibilità, inoltre, per quanto riguarda i saldi. Si potranno fare tutto l’anno e non solo 4 volte: faranno eccezione i 37 giorni tra il 25 novembre e il 31 dicembre e i 30 giorni che precedono le vendite promozionali estive, partite quest’anno il 7 luglio. Queste limitazioni non varranno, però, per i prodotti alimentari e per quelli impiegati per l’igiene della casa e della persona, profumi inclusi. Potremo quindi trovare, sotto Natale, i profumi a prezzi scontati così come nel mese di giugno: ovviamente starà al singolo rivenditore decidere se e quale sconto praticare.

(14/10/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA