Diritto allo studio, dalla Regionefinanziamenti ai piccoli Comuni

È di oltre 8 milioni e mezzo di euro la somma che la Giunta regionale della Lombardia ha deciso, su proposta dell’assessore all’Istruzione, formazione e lavoro Gianni Rossoni, di assegnare ai piccoli Comuni, e precisamente a quelli con meno di 7.000 abitanti o con meno di 10.000 se situati in montagna, perché possano integrare le spese che sostengono per il diritto allo studio ai bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni. I contributi riguardano in particolare le spese sostenute per il trasporto pubblico, l’assistenza agli alunni disabili, il servizio pre e post scuola e gli interventi per l’orientamento musicale. Questi contributi hanno anche lo scopo di ridurre, e se possibile azzerare, gli oneri finanziari eventualmente a carico dei genitori. La Giunta regionale ha anche stabilito i criteri con cui verranno ripartiti i fondi tra i Comuni stessi. La graduatoria terrà conto sia della dimensione del Comune, sia del numero di studenti in età scolare, sia della mancanza di scuola materna, primaria o secondaria nel territorio del comunale, sia della presenza di studenti disabili nelle scuole del Comune stesso. Il contributo regionale potrà essere al massimo di 12 mila euro.(14/07/2008)

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