Il Vescovo: «La città è più viva
se si offre disponibilità e amore»

La voce del vescovo Francesco è risuonata nella Cattedrale gremita per la festa del patrono, nella cattedrale illuminata dal mattino e tirata a lucido. Il vescovo questa mattina ha inviato la sua benedizione alla città, ha parlato della figura di Sant'Alessandro, dei valori che il suo esempio ancora trasmette, tanti secoli dopo la sua morte, non soltanto alla comunità religiosa, ma a tutta la città. L'esemplarità coraggiosa di Alessandro , l'esempio di una fede libera e liberante. Il vescovo ha parlato dei valori che stanno alla base della vita della città, della necessità dell'impegno, della volontà, della fatica che ciascuno deve affrontare per ottenere un risultato. Impegno e volontà che da soli non bastano se non sono legati all'amore e, per il cristiano, alla Grazia.

“E' sempre tempo di seminagione”, ha detto il vescovo soprattutto in questi anni in cui individualismo ed egoismo sembrano dominare la vita sociale. E il vescovo ha espresso una riflessione su un argomento molto dibattuto negli ultimi mesi a Bergamo, la questione di avere una “città più viva”. Che cosa significa città più viva, si è chiesto il vescovo. Perché l'arrivo degli alpini ha portato a Bergamo una ventata di emozione, di gioia, di voglia di vita? Non solo per gli intrattenimenti, la birra e i balli. Ma perché, ha suggerito il vescovo, gli alpini rappresentano un valore, il valore del volontariato, di chi si occupa degli altri, di chi non teme di sacrificarsi per gli altri. E allora una città è più viva quando maggiore sono l'offerta e la richiesta di profondità, di umanità, di amore:

“La gioia e la festa non nascono dal nulla, sono frutto di disponibilità, di sorriso, d'amore”. E il vescovo – riferendosi evidentemente ai disordini di ieri sera alla Berghem Fest - ha citato anche la passione sportiva che tuttavia mai deve diventare pretesto di violenza”. Alla celebrazione hanno partecipato le principali autorità cittadine a cominciare dal sindaco Tentorio al prefetto Andreana, al presidente della Provincia Pirovano. Al termine della celebrazione in Cattedrale è stata inaugurata la mostra delle dodici tele del Talpino dipinte nel Seicento che raffigurano momenti del martirio di Sant'Alessandro.

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