Pedaggi, Castelli: un danno per il Paese
Credibilità venduta per poche lenticchie

In riferimento allo stop dell'aumento dei pedaggi da parte del Consiglio di Stato, il viceministro della Lega Nord, senatore Roberto Castelli, ha dichiarato: «Prendiamo atto che Tar e Consiglio di Stato si mettono a legiferare. Organismi del Paese che dovrebbero semplicemente verificare l'osservanza delle leggi si permettono di stravolgere impunemente gli atti del governo.

Auspico che il Consiglio dei Ministri tenga conto di questa invasione di campo e che soprattutto il mio partito, la Lega Nord, possa imporre il rispetto delle regole e del diritto.



A questo punto è evidente che occorre intervenire con una norma di legge. In Italia non si fa altro che parlare e soprattutto straparlare di project financing, partenariato pubblico-privato, attrazione di capitali stranieri nel nostro Paese. Mi chiedo, ma soprattutto chiedo a tutti coloro i quali oggi intonano peana, a cominciare dal sindaco Alemanno, come possa un investitore straniero dotato di un minimo di buonsenso investire in un Paese in cui non si sa mai chi detta le regole e chi decide.

La risposta è ovvia: basta leggere i dati. Siamo il fanalino di coda di tutta Europa. Quelli che oggi cantano vittoria dovrebbero rendersi conto che questo è l'ennesimo caso in cui la nostra credibilità è stata venduta per un piatto di lenticchie».

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