Via libera alla caccia in deroga
Saffioti: «Vince il buon senso»

Via libera all'unanimità (erano presenti i rappresentanti dei Gruppi di PdL, Lega Nord e Udc e i Consiglieri del Pd Girelli e Barboni) in Commissione «Agricoltura» al provvedimento (relatore il presidente della Commissione Carlo Saffioti del PdL) che disciplina le regole per l'esercizio dell'attività venatoria lombarda per la stagione 2010-2011, frutto dell'abbinamento di un progetto di legge presentato e sottoscritto da Gianmarco Quadrini e Valerio Bettoni (Udc) e di uno presentato dai Consiglieri della Lega Nord.

«È un provvedimento di buon senso - ha spiegato Saffioti - che tiene conto della relazione della Commissione regionale di esperti in campo guiridico, faunistico e ornitologico appositamente costituita dalla Giunta e che evidenzia l'assoluta costituzionalità della legge lombarda in materia venatoria, conferma la certificazione formale dello stato di conservazione delle specie oggetto di caccia in deroga e che individua la legge regionale n.24/2008 come legge quadro in materia che disciplina le deroghe, così come richiesto dalla Commissione europea».

«Credo che così come predisposto - ha concluso Saffioti - questo provvedimento non dovrebbe trovare ostacoli in sede europea, e testimonianza ne è anche l'approvazione unanime avvenuta oggi».

Come avvenuto per l'ultima stagione venatoria, anche quest'anno ci sarà la possibilità di cacciare le specie pispola per un numero complessivo massimo di 45 mila esemplari (10 capi giornalieri massimi e 50 stagionali per ciascun cacciatore). Via libera anche all'inserimento del frosone tra le specie cacciabili, per un numero complessivo massimo di 31 mila esemplari (5 giornalieri, 25 stagionali).

Il progetto di legge autorizza inoltre per le peppole un prelievo massimo pari a 95 mila esemplari e per i fringuelli pari a 510mila capi, effettuabile esclusivamente da parte dei cacciatori autorizzati e in possesso della scheda di monitoraggio. Ciascun cacciatore potrà prelevare un numero massimo di 20 capi al giorno e 100 nell'arco dell'intera stagione per la specie fringuello, 5 capi al giorno e massimo 25 stagionali per la specie peppola.

Per gli esemplari appartenenti alla specie storno, si autorizza un prelievo massimo di 160mila esemplari; di questa specie, sarà possibile cacciare 20 capi al giorno e in ogni caso non più di 100 nell'intero arco stagionale. Questi ultimi numeri sono il risultato e la conseguenza dell'incontro tecnico con i rappresentanti dell'Infs dove, nel pieno rispetto delle direttive comunitarie vigenti, erano stati elevati i valori medi delle quantità di fringuello e peppola cacciabili, passando dall'1% (valore di riferimento precedente) all'attuale 3% del quantitativo di esemplari viventi della specie, mentre per lo storno si era passati dall'1% al 2%. La Commissione Europea ammette un prelievo compreso tra l'1 e il 5 per cento.

La caccia allo storno sarà consentita dal 1° ottobre al 31 dicembre, la caccia alla pispola, al frosone e al fringuello dal 1° ottobre al 30 novembre, alla peppola dal 10 ottobre al 10 dicembre. Approvato anche un emendamento congiunto di Alessandro Marelli (Lega Nord) e Mauro Parolini (PdL) che adegua la scheda di monitoraggio dei cacciatori alla normativa vigente, andando nella direzione di una maggiore e migliore semplificazione burocratica.

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