Premi Nobel e vip, tutti al lago
Il Sebino attira le celebrità

L'estate sul lago si era annunciata con una brezza gossipara: Clooney con la Eli - si narrava - ha fatto shopping a Pisogne (un letto da brividi, in tutti i sensi, a partire dal prezzo). La cosa era lievitata e Suo Splendore avrebbe addirittura messo gli occhi su una delle due isole-satellite di Montisola...

Si era partiti così, Novella 3000 style. Ma poi le cose sul Sebino hanno preso tutta un'altra piega: è stata l'estate dei cervelloni, dei Nobel, delle teste pensanti del passato e del futuro, invece. Per non dire delle ètoile del Teatro Alla Scala, sulle punte all'«Iseo dance festival», né dei musicisti di spicco che hanno animato il Master Class promosso dal Comune di Pisogne.

Altro che spetegules, insomma. Mai come quest'anno sul Sebino sono approdati volti magari molto meno noti, ma vuoi mettere. Del resto le «beautiful mind» sul lago arrivavano giù un secolo e mezzo fa. George Sand, per esempio: «Senza nulla di grandioso nell'aspetto - scrisse del Sebino -, ma dalle sponde dolci e fresche come un'egloga di Virgilio, con prati incantevoli, smaltati di colori».

A Iseo quest'estate sono sbarcati due premi Nobel, in compagnia di un guru di Wall Street e un tot cervelloni che hanno suggerito la politica economica di mister president Bill Clinton, con codazzo di studenti da 40 Paesi emergenti, future testoline pensanti con cui i nostri figli dovranno fare i conti negli anni a venire.

Sarnico ha tenuto botta, ospitando il fior fiore dell'architettura mondiale, con il curatore del Museum of Modern Art di New York come ciliegina sulla torta. A «scavare» dentro il Sebino, invece, quest'estate è arrivato da lontano anche il numero uno dei limnologi del pianeta, Jorg Imberger della University of Western Australia, che nell'ambito di un progetto dell'Università di Brescia ha guidato la ricerca sul campo per studiare le correnti del lago.

«We like Iseo lake» hanno tutti applaudito prima di tornare alle rispettive prestigiose cattedre. E se è pur vero che Imberger non ha trovato un lago «perfetto», è vero altresì che i cervelloni se ne sono andati con il Sebino nel cuore.

Del resto era stato così anche per Franco Modigliani, Nobel nel 1985: il celebre economista aveva trascorso una vacanza sul lago e se n'era innamorato. Tanto da fondare l'Istituto di studi economici e per l'occupazione: l'acronimo è «Iseo».

Così dal 2004 la cittadina che dà il nome al lago ogni estate ospita una Summer school of economics per studenti da tutto il pianeta: quest'anno ne sono arrivati un'ottantina, da 60 università, tutti laureati in economia, ingegneria, matematica, giurisprudenza e scienze sociali. Rampanti con curriculum in tutte le lingue.

Che a lezione hanno parlato di cose difficili (Marchionne e la Fiat, Pechino e la crescita, la crisi e la finanza), ma poi si sono pure goduti gite e feste del lago. In compagnia dei relatori della Summer school: i Nobel Robert Solow e George Akerlof, affiancati tra gli altri dai docenti Allen Sinai, guru di Wall Street; Dennis Snower, presidente del Kiel Institute of world economy; Robert Wescott, già capo dei consiglieri economici di Bill Clinton; Luigi Spaventa, ex presidente della Consob che controlla la Borsa italiana.

Gente così. Che non è rimasta chiusa nelle sale ovattate dell'Iseolago hotel. La combriccola, per dire, ha sbafato in allegria, ha ben bevuto alle cantine di Franciacorta, ha navigato tra le due rive. Lorsignori, insomma, hanno fatto anche i turisti, affollando ristoranti e traghetti, bar e negozi. Portando ricchezza, immateriale e pure no.

Sarnico non è rimasta a guardare. Al primo workshop internazionale di architettura «Thinking the Edge/Ripensare il limite», per due settimane una decina di studenti da varie parti del mondo, con docenti di gran nome si sono confrontati sul tema del limite tra terra e acqua nella cornice del Sebino. Tra i relatori, Barry Bergdoll, curatore in capo per l'architettura e il design del Moma di New York, che ha attraversato l'oceano per approdare sul lago, ai Cantieri Riva.
 Claudia Mangili

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