iPad: via i libri al liceo Lussana
Scattato progetto nazionale in 4ªL

È stato presentato stamattina, sabato 11 settembre, al liceo scientifico Lussana il primo progetto in Italia di sperimentazione didattica con le nuove tecnologie: parliamo dell'iPad con wi-fi che, insieme all'eBook, sostituirà i classici libri di scuola nella classe 4ªL, una sezione legata al Piano nazionale informatica.

Alla presentazione sono intervenuti, con il preside Cesare Quarenghi, anche i genitori dei 17 studenti della classe: ogni ragazzo ha in dotazione un iPad con wi-fi e lo stesso strumento hanno gli otto professori che li seguono durante l'anno (saranno invece sei in totale gli eBook): i docenti sono Dianora Bardi, professoressa di italiano e latino, esperta di didattica informatica e referente del progetto, Paolo Mora (matematica e fisica), Sebastiana Cuscona (chimica), Simonetta Testa (educazione artistica), Caterina Castelli (inglese), Carlotta Testoni (storia e filosofia), Enrico Morosini (religione) e Andrea Fabri (educazione fisica, per la parte teorica).

Il progetto è biennale, cosicché gli studenti della 4ªL arriveranno alla maturità con l'iPad che sarà usato tutti i giorni per tutte le materie. E anche per le verifiche. L'obiettivo è importante: sarà un lavoro di continuo monitoraggio perché ragazzi e docenti dovranno costruire insieme una didattica completamente nuova e capire essenzialmente due cose: se studiare con l'iPad è più stimolante che usare un classico libro e se l'iPad può davvero sostituire un libro.

Magari sarà la classe più invidiata della scuola, ma è anche vero che i ragazzi della 4ªL dovranno lavorare molto e di gruppo, anche perché con wi-fi saranno sempre connessi, anche da casa. Non sarà insomma un divertimento. 

Intanto il progetto, che ha avuto l'assenso e il contributo di 10 mila euro dell'Ufficio scolastico regionale, è stato salutato con favore da tutti: genitori, studenti e docenti anche se questi ultimi magari rischieranno di farsi bagnare il naso dai ragazzi sul piano strettamente tecnologico vista la bravura delle nuove generazioni nel maneggiare i prodotti informatici.

 

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