Vertova: «Nessuno più si indigna
di fronte a inziative fasciste?

Sulla vicenda del saluto romano interviene anche il consigliere comunale indipendente nei Verdi, Pietro Vertova. «Insomma - scrive - il sindaco Tentorio da sempre partecipa a "cerimonie religiose relative ai combattenti di tutte le guerre". La morte è una tremenda livellatrice di tutte le differenze. Ma quello che conta, almeno dal punto di vista civile e politico, è quello che si è fatto in vita e non certo il fatto di essere morti».

«Conta come e perché si combatte, con chi e per quale causa. Se al sindaco Tentorio - aggiunge Vertova - sembra normale partecipare a cerimonie per personaggi come Gino Lorenzi, cerimonie da cui sgorgano saluti romani, questo è un problema per una città antifascista come Bergamo. La “pacificazione nazionale” di cui parla Tentorio è forse un contesto culturale in cui nessuno più si indigna di fronte ad inziative fasciste?».

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