Il Vescovo Beschi premia i sacristi:
Un servizio nella «casa della chiesa»

«Esprimo il mio grazie per il vostro servizio prezioso, discreto, concreto e significativo per le nostre comunità cristiane. Il vostro impegno è a servizio della chiesa, anzi avviene nella casa della chiesa, perché luogo dove i fedeli si incontrano e si riuniscono per rendere lode al Signore».

Sono le parole del vescovo Francesco Beschi, che martedì mattina ha presieduto una Messa nella basilica di Sant'Alessandro in Colonna in occasione dell'assemblea dell'associazione sacristi «San Guido di Anderlecht». Numerosi i presenti, fra cui Leandro Pirovano, di Seriate, presidente dell'associazione, e anche un gruppo di sacerdoti, fra cui don Michele Carrara, assistente ecclesiastico dell'associazione.

«Grazie al vostro servizio — ha detto il vescovo all'omelia — la chiesa è ordinata, accogliente e pulita, così diviene un segno che parla a tutti. Ma il vostro servizio tocca anche la preparazione della liturgia, che è segno della fede della comunità cristiana, e diviene pure testimonianza nella semplicità di vita a credenti e non credenti». Al termine, monsignor Beschi ha premiato i sacristi bergamaschi che hanno raggiunto traguardi significativi di servizio: dieci sacristi il 20°, due il 25°, tre il 30°, quattro il 45° (Giuseppe Carminati di Grignano, Adriano Maffeis di Orezzo, Lodovico Monaci di Branzi e Dante Negroni di Novazza) e un 65° (Pietro Milesi di Sambusita).

Questi sacristi premiati si pongono nella storia dell'associazione bergamasca, che quest'anno è toccato l'87° anno di vita. Attualmente, fra dipendenti e volontari, conta 300 sacristi di diverse fasce di età. Il più giovane è Claudio Sala, 25 anni, nativo di Santa Croce di San Pellegrino, che presta il suo servizio nella parrocchia di Ponte San Pietro.

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