Il cantiere dell'Aler in via Carnovali
Lo stallo finisce in Consiglio Comunale

Una cosa è certa. I lavori al cantiere Aler di via Carnovali non riprenderanno né domani, né dopodomani. L'ultimo sopralluogo risale allo scorso 3 settembre e la vicenda sembrerebbe ancora nel pieno dell'odissea burocratico-giudiziaria in cui è intrappolata ormai da sette anni.

Uno stallo che lunedì sarà oggetto di un dibattito anche in Consiglio comunale, dopo una prima discussione avvenuta ieri sera in prima in seconda Commissione con l'approvazione dell'ordine del giorno presentato dalla maggioranza.

Cosa chiedono i presentatori? Sostanzialmente un segnale politico, un'azione di stimolo e di assistenza da parte dell'amministrazione affinché l'Aler si adoperi «con il massimo impegno possibile per l'ultimazione del cantiere».

«L'obiettivo – ha sottolineato Giancarlo Barbieri consigliere del Pdl – è ribadire le esigenze del quartiere che rappresenta ed è destinato a rappresentare sempre più una delle porte di accesso alla città. Ci rendiamo conto che né l'amministrazione né l'Aler sono responsabili di questa situazione, ma è comunque importante rivolgere uno sforzo e un'attenzione particolare a questa vicenda».

L'Aler e Palafrizzoni di fatto non c'entrano perché il blocco del cantiere è legato al fallimento della ditta appaltante e all'impossibilità da parte della stessa Azienda lombarda per l'edilizia residenziale di ottenere lo sgombero dell'area. «In sostanza – ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli dopo aver ripercorso anche le tappe precedenti di questa odissea che si trascina tra difficoltà e intoppi dal 2003 – per il completamento delle opere bisognerà procedere a un nuovo appalto, dopo aver provveduto all'ultimazione delle opere già realizzate, al loro collaudo e prima ancora allo sgombero del cantiere. Come riferito dall'Aler nelle prossime settimane dovrebbe svolgersi un nuovo incontro tra il cancelliere del tribunale e l'avvocato della curatela fallimentare per definire come e quando procedere». Nel frattempo dovrebbe arrivare anche il segnale politico da Palafrizzoni.

Per il momento le minoranza però si sono astenute, non condividendo le premesse del documento presentato dalla maggioranza: «Pur appoggiando pienamente le finalità – hanno sostenuto sia Giacomo Angeloni (Pd) che Simone Paganoni (Lista Bruni) – dai presupposti filtra un tono polemico nei confronti dei residenti e delle loro manifestazioni di protesta che non ci sembra affatto giustificato. Presenteremo degli emendamenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA