L'Assemblea diocesana a impatto zero
Nel Mali saranno piantate 400 acacie

Le emissioni di anidride carbonica prodotte venerdì 17 settembre dagli spostamenti per raggiungere il Seminario Vescovile di Bergamo Alta, dove si è svolta la XV Assemblea diocesana, saranno compensate attraverso un progetto di nuova forestazione che verrà realizzato nell'ambito di una missione dei Padri Bianchi nel villaggio di Kolongotomo, nel Mali, sostenuta dal Centro Missionario Diocesano di Bergamo. In totale, in base ai dati forniti dai partecipanti nel corso dei lavori, le 1200 persone intervenute hanno percorso 16.260 km per raggiungere da Bergamo e provincia l'Assemblea presieduta dal vescovo monsignor Francesco Beschi, producendo oltre 3 tonnellate di anidride carbonica (considerando un'emissione inquinante media di 196 grammi al chilometro, ndr).

I dati registrati testimoniano già una diffusa sensibilità ambientale: rispetto alle stime effettuate che prevedevano da parte dei partecipanti la percorrenza di 20 mila chilometri, i dati reali hanno infatti dimostrato che molti partecipanti hanno condiviso l'auto in 4 o più persone o hanno raggiunto la sede dell'assemblea a piedi o con mezzi pubblici. Per compensare il valore di anidride carbonica prodotta, dovrebbero essere impiantati 127 alberi di acacia nilotica per una superficie complessiva di 0.82 ettari, ma tenendo in considerazione anche le prossime iniziative della Diocesi che saranno rese a «impatto 0» Dedalo ESCO ha deciso che il numero finale degli esemplari da impiantare sarà di 400, per un totale di superficie occupata pari a 1 ettaro.

L'iniziativa ha l'obiettivo di generare anche un effetto positivo e diffuso nel contesto sociale e territoriale di intervento. Il calcolo effettuato tiene conto anche degli spostamenti di sabato 18 settembre, quando i partecipanti alle 18 raggiungeranno l'apertura del nuovo anno pastorale, in programma in Cattedrale.

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