Manca lo scuolabus per il rientro
Protestano i genitori delle elementari

Tra rimpallo di responsabilità e proteste, alla fine, la colpa è un po' della riforma del ministro Gelmini. Che consente ai genitori delle elementari di scegliere per i propri figli una settimana con 24, 27, 30 o 40 ore. Con conseguenze, almeno a Zogno, sui trasporti scolastici.

La protesta arriva da una decina di genitori della seconda elementare, sezione A. Già dall'inizio del 2009, proprio in virtù del decreto Gelmini, hanno scelto per i figli il tempo pieno a 27 ore. Si è così costituita una classe che frequenta la scuola elementare di via Roma dalle 8,30 alle 12,30 (con un turno pomeridiano, anziché due, il mercoledì, dalle 14 alle 16) e l'uscita di scuola il giovedì alle 11,30 anziché alle 12,30: un orario definitivo, con 27 ore, che entrerà in vigore dalla prossima settimana. Ma che, come successo lo scorso anno scolastico, preoccupa i genitori.

Il trasporto scolastico, infatti, prevede pulmini solo dalle 12,30, orario normale di uscita per tutti gli altri: quindi, il giovedì, gli studenti che escono alle 11,30 non trovano subito lo scuolabus (che arriva un'ora dopo), per raggiungere le case al Monte di Zogno, in via San Bernardino e via Inzogno.

«La scuola – dicono i genitori – risponde che il trasporto scolastico è di competenza dell'Amministrazione comunale, che, a sua volta, dice che è un problema della scuola».

Leggi di più su L'Eco in edicola il 21 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA