Levate non vuole la dogana
E dà lo stop ai mezzi pesanti

Nonostante sia entrato in vigore il 6 settembre scorso, continua a far discutere il trasferimento della sede distaccata di sdoganamento dell'Ufficio delle dogane da Bergamo, in via Rovelli 21/A, a Levate, in via Fratelli Kennedy 29. Il Comune di Levate aveva espresso la sua contrarietà contro questo trasferimento che, come era prevedibile, avrebbe portato nel centro abitato un aumento del traffico pesante «difficilmente sopportabile», come aveva affermato allora il sindaco Federica Bruletti.

E sicuramente ribadirà questa sua posizione di contrarietà durante l'incontro convocato per oggi dal prefetto e al quale parteciperanno anche i Comuni di Osio Sotto, Osio Sopra e Dalmine. Oggetto dell'incontro non sarà esclusivamente la dogana di Levate, ma anche le criticità legate alla circolazione dei mezzi pesanti nella zona circostante. Criticità che alcuni Comuni del territorio hanno già cercato di limitare istituendo sulle rispettive strade comunali divieti di transito, appunto, per i mezzi pesanti.

Divieti ai quali si potrebbe presto aggiungere quello dell'ordinanza emessa il 27 agosto scorso dal Comune di Levate, con la quale per autotreni e autoarticolati viene innalzato il «divieto di transito sul tratto di via Mazzini a Nord dell'intersezione con la via Selene», vietando quindi di fatto a questi mezzi l'ingresso in via Kennedy e l'accesso alla dogana. Questa ordinanza in realtà non è ancora in vigore. Lo sarà solo «a far data dall'eseguita posa in opera della specifica segnaletica verticale ed orizzontale». Probabilmente la sua entrata in vigore dipenderà dal risultato dell'incontro di oggi, durante il quale il Comune non esprimerà solo contrarietà alla dogana, ma avrà anche l'occasione di proporre soluzioni alternative.

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