«Ciao, ci vediamo domattina»
L'ultimo saluto a mamma e papà

I familiari di Katiuscia Banfi - la 35enne morta lunedì mattina in un incidente stradale avvenuto tra Cene e Albino - non hanno dubbi: lo scontro è avvenuto per un colpo di sonno. La giovane mamma aveva lavorato tutta la notte in un chiosco di piazzale Bologna a Milano.

Insieme al compagno, Luigi Cristiano, di 37 anni, gestiva anche un altro chiosco e un bar, sempre a Milano. Da tre anni la coppia si era trasferita prima a Gandino, dove i genitori di Katiuscia hanno una seconda casa che utilizzano nei week-end, e poi a Casnigo, in via Serio, accanto al ristorante «Ponte del Costone».

Da lì quasi ogni giorno Katiuscia partiva per Milano, facendo i turni con il compagno per portare all'asilo e a scuola i tre figli: Joseph di 4 anni, Marco di 6 e Valentina di 9, che frequentano l'istituto S. Angela di Fiorano.

La salma della 35enne è stata composta nella camera mortuaria dell'ospedale di Gazzaniga, ma il magistrato ha già rilasciato il nullaosta alla sepoltura e martedì mattina sarà riportata a casa a Milano, alla Comasina.

I funerali saranno celebrati nella chiesa di via Bovisasca, ma la data non è ancora stata stabilita

La casa di via Serio 113, che si affaccia sulla provinciale, è stata meta ieri pomeriggio di parenti, amici, conoscenti e gente comunque colpita dalla tragica scomparsa di Katiuscia. tutti si sono voluti stringere attorno al compagno e ai tre figlioletti della giovane vittima dell'incidente di Albino. C'era Luigi, il convivente, che non ha trovato la forza di parlare. C'erano il papà di Katiuscia, Gian Franco, e la mamma Giovanna, che hanno avuto la notizia ieri mattina e sono arrivati subito da Gandino, dove abitano da tempo.

Il papà Gianfranco e la mamma Giovanna l'hanno vista l'ultima volta domenica sera: alle 19.30 è passata a Gandino a prendere uno dei bambini. È salita in auto dicendo: «Ciao, ci vediamo domani mattina». Nessuno sapeva che sarebbe stato l'ultimo saluto.
 
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