L'attacco di Vertova a Tentorio
«I vigili impiegati a scopi politici»

«Uno dei dati più interessanti che emergono dagli equilibri di bilancio di Palafrizzoni è il seguente: il gettito derivante dalle sanzioni amministrative (dalle multe) è stato in un anno dimezzato, passando da 2 a 1 milione di euro. Una riduzione del 50% è un fenomeno macroscopico. Quali sono i motivi?». È la domanda posta da Pietro Vertova, consigliere comunale indipendente nei Verdi.

Una prima ipotesi, afferma Vertova in un comunicato, «messa in campo esplicitamente dal sindaco Tentorio in Consiglio comunale, è che i Bergamaschi abbiano improvvisamente e drasticamente migliorato il loro rapporto con il codice della strada. Una seconda ipotesi, più seria, chiama invece in causa la concezione e l'uso della Polizia locale da parte dell'Amministrazione».

Basta entrare nella banca dati della rassegna stampa del Comune (http://nuovarassegna.dialogicnet.com/enti/utenti/ricerca/ricerca_articoli.php), prosegue il consigliere comunale dei Verdi, «e inserire la parola- chiave “polizia locale” per rendersi conto di come i vigili urbani abbiano ripetutamente partecipato a operazioni di ordine pubblico. Utilizzando il gergo giornalistico si è trattato di “blitz anti-droga”, “retate anti-clandestini”, “controlli di immigrati”, “perquisizioni di negozi etnici”, “maxi-controlli di intere vie”».

Per arrivare alle «operazioni anti-accattonaggio», spiega Vertova, «che significa multare le persone che vendono accendini oppure chiedono l'elemosina. Per data disponibilità di personale e date risorse (peraltro la “sicurezza” è stata una della poche funzioni a cui non sono stati fatti dei tagli nel preventivo 2010), non stupisce che l'attività più propria dei vigili, quella di ordinare il traffico cittadino e sanzionare le contravvenzioni del codice della strada, sia stata fortemente ridotta per non dire trascurata».

Perché questo cambiamento nell'uso della Polizia locale, chiede il consigliere comunale? «La risposta non può che essere cercata nell'ambito dell'uso politico-elettorale del tema della sicurezza. Per la nuova destra è vantaggioso mettere in campo e pubblicizzare operazioni di polizia il cui fine, del tutto ideologico, è quello di dare costantemente “corpo” a “coloro che minacciano la sicurezza”. Se la Polizia controlla “clandestini”, “immigrati”, “mendicanti”, “negozi etnici”, a questi nomi assoceremo delle immagini che conferiscono un sentimento di insicurezza. La nuova destra, insomma, costruisce le identità minacciose e si pone come la forza politica che, di fronte a tali minacce, riporta l'ordine. Questa evoluzione della Polizia locale è perciò positiva per la nuova destra, ma negativa per la città. Occorre ridare ai vigili urbani i compiti dei vigili urbani».

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