I funerali di Ezio Foppa Pedretti
«Addio giovane grande vecchio»

Una chiesa gremita di persone commosse ha dato giovedì 30 settembre a Telgate l'ultimo saluto a Ezio Foppa Pedretti, l'imprenditore e fondatore della grande azienda, specializzata in articoli in legno, morto nella notte tra lunedì 27 e martedì 28 a 83 anni.

Un imprenditore di successo ma anche un uomo di fede che ha saputo trasmettere e testimoniare i valori del lavoro, dell'umanità e della generosità e che è sempre stato un punto di riferimento prezioso per la sua azienda e per i tanti amici e parenti.

I funerali sono stati presieduti dall'arcivescovo emerito di Siena monsignor Gaetano Bonicelli, amico di Ezio Foppa Pedretti. Tra i numerosi concelebranti anche il parroco di Telgate don Tarcisio Cornolti e monsignor Ermenegildo Rizzi, parroco di Telgate per 28 anni.

Erano presenti, tra gli altri, i sindaci di Bergamo, Franco Tentorio, e di Telgate Diego Binelle, il parlamentare Mirko Tremaglia, l'imprenditore Mario Mazzoleni e il presidente dell'Associazione Amici di pensare cristiano Francesco Maffeis.

Durante l'omelia monsignor Bonicelli ha ricordato Foppa Pedretti come «un uomo che, senza tante chiacchiere, ha creato modelli di lavoro, di relazioni, di socialità e di solidarietà. Il titolo di Cavaliere del lavoro è stato meritato davvero sino in fondo».

Richiamando l'atteggiamento cristiano dell'attesa, monsignor Bonicelli ha ricordato l'ultimo incontro avuto negli scorsi mesi con Ezio Foppa Pedretti: «Parlavamo della sua vita, del suo lavoro e lui diceva di "essere pronto": era già sereno e tranquillo. È stato un imprenditore creativo, di prima qualità e all'avanguardia».

Don Cornolti ha ricordato come Ezio Foppa Pedretti, nonostante i suoi mille impegni, sia stato sempre vicino alla comunità di Telgate e come la sua attività d'imprenditore sia stata sempre caratterizzata dal «rispetto dele dottrine sociali della chiesa».

È stata la figlia Enrica, assessore alle Attività produttive del Comune di Bergamo, a tracciare il ricordo del padre, descritto come «un giovane grande vecchio. Papà ha avuto la dote di scegliere le persone giuste come dovrebbe fare sempre un buon imprenditore. Era un uomo del fare che ha trasmesso a tutti entusiasmo e sentimento».

Ancora la figlia: «Ha sempre fatto molto per gli altri senza chiedere mai nulla per sé. È stato un uomo moderno che si è adeguato ai cambiamenti con principi eterni, ovvero con umanità, generosità e umiltà. E ha sempre creduto nella famiglia e nel lavoro».

Ci sono stati anche i ricordi dei nipoti e quelli di una dipendente dell'azienda che ha sottolineato il carisma di Ezio Foppa Pedretti e la sua grande dedizione per gli altri.

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