Bergamo e le città veneziane
Si lavora per l'obiettivo Unesco

L'unione fa la forza. E magari porta con sé anche il tanto ambìto riconoscimento dell'Unesco. «Siamo insieme per un'iniziativa pienamente condivisa» spiega il sindaco Franco Tentorio presentando il protocollo d'intesa siglato da Palafrizzoni, Provincia, Università, Camera di Commercio, Sacbo e Fondazione Bergamo nella Storia. Tutto insieme per promuovere il sito «Le opere di difesa veneziane tra XVI e XVIII secolo nel Mediterraneo», il progetto di valorizzazione artistica delle cinte murarie con il quale si spera di ottenere l'ingresso nella World Heritage List dell'Unesco.

Non da soli, comunque: «La nostra proposta ha una valenza più ampia, coinvolgendo altre città italiane, croate, greche e cipriote», spiega Luciana Frosio Roncalli, consigliere delegato di Palafrizzoni per Città Alta e l'operazione Unesco. È il caso di Peschiera del Garda, Venezia, forse Palmanova, di Nicosia e Famagosta, mentre Zara pare molto fredda (per non dire disinteressata) all'invito.

Nel frattempo si lavora per l'obiettivo Unesco: l'autunno 2013 sarà il momento della verità, con la consegna del dossier a Parigi. Ma tutto dovrà essere pronto per la primavera 2012 per l'invio ai ministeri, il primo vero esame della candidatura di Bergamo, con città veneziane al seguito.

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