Treviglio, Carlo Saffioti e il Pdl:
«Non si accettano giustificazioni»

«L'aggressione alla sede territoriale Cisl di Treviglio è la conseguenza di una degenerazione inaccettabile del linguaggio politico». Così Carlo Saffioti, coordinatore provinciale del Pdl e consigliere regionale, che condanna senza mezzi termini l'accaduto: «Il clima politico è inquinato da un'escalation di violenza a cui contribuiscono indubbiamente le parole d'odio che ogni giorno balzano alla ribalta dei media». A farne le spese, poi, è chi lavora per trovare mediazioni: «Il caso Bonanni è fra i più lampanti».

Ma c'è di più: «Ancor più preoccupanti diventano allora le dichiarazioni degli esponenti di Cgil e Fiom provinciali, che imputano agli accordi firmati da Cisl e Uil la responsabilità di quanto successo – dichiara Saffioti –. Queste situazioni non sono “normali”, come ha detto qualcuno parlando di “clima esasperato”».

Parole - precisa il comunicato del Pdl - che richiamano le giustificazioni che si facevano a proposito dei «compagni che sbagliano» durante il periodo più cupo della storia repubblicana: nessuna valutazione sul contesto può giustificare la violenza.

Piena solidarietà quindi alla CISL e a chi lavora per migliorare la situazione dei lavoratori bergamaschi: «Dal Pdl c'è solidarietà completa agli aggrediti e condanna senza distinguo agli aggressori», conclude Saffioti.

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