A piedi al buio sulla superstrada
42enne travolto e ucciso

Camminava al buio lungo la superstrada che collega Costa Volpino a Pian Camuno, al confine tra le province di Bergamo e Brescia, ed è stato investito da un'auto di passaggio. Nell'impatto Giampiero Adamo, 42 anni, elettricista di Darfo Boario Terme, ha riportato ferite gravissime e poche ore dopo è morto all'Ospedale Civile di Brescia. Il conducente dell'auto, un quarantanovenne di Costa Volpino, non ha invece riportato ferite e, nonostante lo choc, si subito fermato per chiamare i soccorsi. Sulla dinamica dello schianto e sui motivi per cui la vittima si trovasse in quel tratto di strada a piedi stanno indagando gli agenti della polizia stradale di Darfo Boario Terme, intervenuti sul posto coi carabinieri della stazione di Costa Volpino.

La tragedia è avvenuta verso le 21,30 di sabato sera 2 ottobre lungo la statale 42, al chilometro 66 della superstrada nel territorio comunale di Pian Camuno, in un tratto non illuminato tra l'innesto di Costa Volpino e la doppia area di sosta. Secondo le prime ricostruzioni, tuttora al vaglio della polizia stradale, Giampiero Adamo stava camminando sul ciglio della carreggiata in direzione di Darfo e quando è giunto all'altezza di una semicurva è stato urtato da una Bmw X3 condotta da C. G., un quarantanovenne di Costa Volpino che viaggiava sulla stessa corsia di marcia. L'automobilista, a quanto si è potuto apprendere, avrebbe notato soltanto all'ultimo momento il pedone nel buio e avrebbe tentato di evitare l'impatto, purtroppo senza riuscirci. Il quarantaduenne bresciano è stato urtato da una fiancata della macchina, che nello scontro ha perso uno specchietto, quindi è finito a terra e ha riportato traumi molto gravi in diverse parti del corpo.

A lanciare l'allarme è stato lo stesso automobilista che si è subito fermato e ha chiamato il 112 e il 118 per chiedere l'intervento dei mezzi si soccorso. Sul posto sono intervenute a sirene spiegate un'automedica e un'ambulanza del 118, raggiunte subito dopo dai militari della stazione di Costa Volpino e dagli agenti della polstrada di Darfo. Il quarantaduenne è stato rianimato e intubato, quindi è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Esine per ulteriori cure e accertamenti diagnostici. Col passare dei minuti, però, le sue condizioni si sono aggravate sempre di più e i medici hanno deciso di trasferirlo all'Ospedale Civile di Brescia: poco prima della mezzanotte, l'uomo è stato caricato a bordo dell'eliambulanza e portato nella struttura sanitaria del capoluogo. Lì, nonostante gli sforzi dei medici per tenerlo in vita, Giampiero Adamo è morto verso l'1,30 della notte. Non ha invece riportato ferite, ma un comprensibile choc, l'automobilista, che dopo l'incidente ha esposto alla polizia stradale la sua versione di quanto è accaduto: l'uomo, come prevede la prassi in questi casi, è stato sottoposto anche al test dell'alcol ed è risultato sobrio. Ora la polstrada di Darfo sta cercando di capire per quale motivo sabato sera Giampiero Adamo stesse camminando sul ciglio della superstrada, dove è vietato il transito dei pedoni e dove non c'è illuminazione. Giampiero Adamo era nato a Genova 42 anni fa, ma abitava in Valle Camonica. Viveva con la mamma Carmela in via Cavour a Montecchio di Darfo, nello stesso paese dove abita anche la sorella Patrizia. Da qualche mese era ospite alla comunità di recupero «Exodus» a Sonico. La salma dell'elettricista dovrebbe far rientro a casa nella giornata di lunedì 4 ottobre e a quel punto sarà resa nota la data dei funerali.

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