Stazione, nessuna offerta idonea
Centostazioni: Un'alternativa c'è

Il tabellino segna 19 offerte pervenute. Peccato che nessuna sia stata ritenuta idonea, cioè soddisfacente i requisiti imposti per il restyling della stazione di Bergamo. Ma non si ricomincerà  daccapo.

Il tabellino segna 19 offerte pervenute. Peccato che nessuna sia stata ritenuta idonea, cioè soddisfacente i requisiti imposti per il restyling della stazione di Bergamo. Morale, si ricomincia. Daccapo? Forse no, nel senso che Centostazioni non intenderebbe ripubblicare il bando di gara, il che permetterebbe di contenere il ritardo conseguenza di questo primo flop.

La via d'uscita sarebbe rappresentata dall'articolo 221 del decreto legislativo 163/2006, il cosiddetto codice dei contratti, dove si sottolinea come «gli enti aggiudicatori possano ricorrere ad una procedura senza previa indizione di gara nei seguenti casi: quando in risposta a una procedura con indizione di una gara non sia pervenuta alcuna offerta o alcuna offerta appropriata».

La seconda previsione calza a pennello con la situazione di Bergamo, fermo restando che nella procedura negoziata non possono essere modificate in modo sostanziale le condizioni originarie dell'appalto». «Bergamo è un intervento al quale teniamo molto, come conferma la nostra recente presentazione (in occasione della settimana della mobilità - ndr) del progetto in Comune» spiegano da Centrostazioni: «Per questo motivo stiamo pensando a procedure più snelle della ripubblicazione del bando: non possiamo fare affidamenti diretti, ma qualche soluzione indicata nel codice dei contratti c'è».

In questo modo, si sottolinea «potremmo contenere al massimo i possibili ritardi derivanti dall'esito del bando: la nostra intenzione era assegnare e consegnare i lavori entro fine anno, non è escluso che con questa procedura l'obiettivo venga comunque centrato».

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