Misiani sulla politica scolastica:
«Le proteste sono ormai quotidiane»

«Dopo le occupazioni degli insegnanti precari lasciati a casa, i genitori infuriati per la mancanza di insegnanti di sostegno, gli studenti delle valli lasciati senza autobus per tornare a casa e le giuste preoccupazioni per la sicurezza in aule piccole per classi troppo numerose, chi si dovrebbe stupire se migliaia di studenti scendono in piazza anche a Bergamo?». È questo quanto dichiara il bergamasco Antonio Misiani, deputato del Pd.

«La "riforma" Gelmini e i tagli alle Regioni e agli enti locali del governo Berlusconi provocano danni enormi alla scuola. Questi danni hanno effetti catastrofici anche sulla scuola bergamasca come le recenti cronache purtroppo dimostrano quotidianamente - continua Misiani -. Il Pd si impegna per una scuola pubblica, aperta e di qualità: per dimezzare il tasso di dispersione scolastica e triplicare il numero dei laureati. Esattamente il contrario dell'unica politica del centrodestra: tagli tagli e ancora tagli. Che si traducono, nella nostra provincia, di fatto in nuove tasse per le famiglie che devono provvedere in proprio dove la provincia, la regione o lo stato prima arrivavano e oggi hanno tagliato».

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