Confesercenti, sindacati e consumatori:«No alle aperture domenicali dei negozi»

Confesercenti, sindacati e associazioni dei consumatori (ma Federconsumatori si dissocia, non condividendo né il metodo né il merito) si oppongono all’ipotesi di nuove aperture domenicali - 14 tra giugno e novembre - degli esercizi commerciali, richieste da alcuni grandi centri commerciali. Per questo hanno indirizzato una lettera a sindaco e assessore al Commercio del Comune di Bergamo spiegando che che tali aperture sarebbero troppe e chiedendo di salvaguardare il riposo domenicale. Ecco di seguito la lettera al Sindaco:«Egregio Signor Sindaco del Comune di BergamoEgregio Assessore al Commercio del Comune di BergamoBergamo, 13 maggio 2008Facendo seguito a quanto emerso nell’incontro convocato il 6 maggio, presso l’Assessorato al Commercio del Comune di Bergamo, in merito all’applicazione di quanto disposto dalla L.R. n° 30/2007 che ha significativamente ampliato le possibilità di apertura domenicale e festiva dei negozi, le sottoscritte associazioni: -di categoria: Confesercenti; -dei consumatori: Adiconsum e Adoc;-organizzazioni sindacali dei lavoratori: Filcams – CGIL, Fisascat – CISL e Uiltucs – Uil;si sono incontrate al fine di condividere alcuni valori, analisi e proposte.Nell’incontro del 6 maggio è stata avanzata, da parte di alcuni rappresentanti di grandi strutture di vendita, la proposta all’Amministrazione Comunale di autorizzare, da giugno a novembre, ben 14 aperture domenicali degli esercizi commerciali della città.Al riguardo i sottoscritti condividono l’esigenza, soprattutto in una realtà quale quella lombarda in cui il lavoro rischia di assorbire la quasi totalità della vita delle persone, di avere almeno una giornata alla settimana (la domenica) in cui potersi dedicare interamente alla famiglia, agli amici e alla propria crescita spirituale, culturale e sociale.La proposta avanzata inoltre non è condivisa dai piccoli e medi commercianti la cui limitata struttura organizzativa non consente di attuare più di una domenica al mese di apertura.L’accoglimento della proposta andrebbe quindi unicamente a vantaggio delle grandi strutture di vendita, consentendo ad esse di acquisire un’ulteriore quota di mercato sottraendola ai concorrenti, in una fase economica caratterizzata dalla riduzione dei consumi delle famiglie che già di per sè crea difficoltà alle imprese commerciali.L’ampliamento eccessivo delle aperture domenicali comporterebbe inoltre un peggioramento delle condizioni di lavoro degli addetti alla vendita.I sottoscritti propongono pertanto che l’Amministrazione Comunale si limiti, nel periodo in questione, ad autorizzare l’apertura nelle domeniche imposte dalla Legge Regionale n° 30/2007 senza nessuna ulteriore estensione.Restando disponibili per ogni ulteriore chiarimento, cordiali saluti».CONFESERCENTI                ADICONSUM                FILCAMS - CGIL                                 ADOC                     FISASCAT – CISLUILTUCS-UIL

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