Torre Pallavicina, Cgil-Cisl-Uil
«Non si tratta di semplice fatalità»

Cgil-Cisl-Uil prendono posizione sul tragico incidente di Torre Pallavicina dove sul lavoro ha perso la vita Luigi Finazzi, 67enne di Villongo. L'uomo, dipendente della ditta bresciana Fama-Fer, stava lavorando sul tetto di un capannone del Circolo Ippico di via San Rocco 8, quando è scivolato ed è precipitato da un lucernario che non ha tenuto.

Sono passati solo alcuni mesi, scrivono i sindacati, «da quando abbiamo lanciato il grido d'allarme per un incruente aumento di gravi infortuni sul lavoro che già ne arriva la conferma. Una triste conferma purtroppo. Luigi Finazzi, è morto cadendo dal tetto».

Non possiamo, aggiungono le organizzazioni sindacali, «ne vogliamo credere che si tratti di una semplice fatalità. Ormai la tecnica è ampiamente in grado di mettere in assoluta sicurezza chi lavora in altezza, quindi non è superfluo chiedersi cosa sia successo e cosa non abbia funzionato. Ce lo chiediamo noi e se lo chiede sicuramente la famiglia di Luigi, a cui siamo vicini, precipitata improvvisamente nell'angoscia».

Saranno, conclude la nota, «l'Asl e la magistratura, ai quali competono gli accertamenti, a dare le dovute risposte. In attesa gridiamo ancora più forte, di fronte a questa morte evitabile, che non bisogna abbassare la guardia e che nessuna ragione, crisi o non crisi, giustifica la scarsa attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro, in ogni posto di lavoro, nessuno escluso».

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