Dalmine, sul parcheggio conteso
indaga la Corte dei conti

La Corte dei conti ha aperto un'indagine per far luce sul parcheggio conteso di via Einstein, che doveva essere ceduto da Tecnodal al Comune nel 2002, ma che è passato di mano solo da un anno. Tecnodal è una società partecipata da Provincia di Bergamo, Camera di Commercio e dallo stesso Comune di Dalmine. Il passaggio di proprietà però non è filato così liscio: il parcheggio nei mesi scorsi è stato oggetto di una segnalazione alla Corte dei conti da parte dell'amministrazione comunale, che ha richiesto la verifica di un eventuale danno erariale per il Comune.

Tutto è nato da un'interrogazione, presentata circa un anno fa in Consiglio comunale dal capogruppo di maggioranza della Lega Enrico Dapoto che richiedeva di conoscere non solo i nomi dei rappresentanti del Comune di Dalmine presenti in sede di approvazione del bilancio di Tecnodal, ma anche quali erano state le loro votazioni. Richiesta avanzata alla luce del fatto che nel bilancio era compresa una proprietà oggetto di contesa tra il Comune e la partecipata ovvero il parcheggio di via Einstein, nei pressi dell'università.

Dopo la segnalazione inviata da parte dell'amministrazione la Corte dei conti, ritenuto che ci fossero gli estremi per approfondire la questione sulla mancata cessione del parcheggio, ha chiesto al Comune di inviare una memoria integrativa per poter approfondire la vicenda.

Il sospetto della maggioranza consigliare pare essere quello che Tecnodal abbia iscritto il parcheggio come bene della partecipata per tutti questi anni per compensare l'eventuale sbilancio. Ora l'ultima parola spetta alla Corte dei conti.

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