Il rettore Paleari: «L'Università
è una sfida per tutta la città»

Una università con i piedi nella città e la testa nel mondo. Pronta a «tirare la volata» per una Bergamo capace di orizzonti internazionali grazie a giovani preparati sul piano dell'eccellenza tecnologica e di una cultura cosmopolita.

L'intervista al rettore Paleari su L'Eco di Bergamo oggi in edicola

Una università con i piedi nella città e la testa nel mondo. Pronta a «tirare la volata» per una Bergamo capace di orizzonti internazionali grazie a giovani preparati sul piano dell'eccellenza tecnologica e di una cultura cosmopolita. Lui è pronto a «tagliare il vento» - per rimanere in gergo ciclistico - ma a patto che allo «sprint finale» ci arrivi tutto il territorio. Dice di essere un po' affaticato fisicamente il Rettore Stefano Paleari dopo un anno al governo dell'ateneo ma soddisfatto dei risultati ottenuti: internazionalizzazione e rinnovato rapporto con la città in primis. Affaticato più che altro da una strada impervia per il sistema università tra riforma e sottofinanziamenti. Ritemprato da uno staff appassionato e dai progetti per il futuro, tra cui innalzare l'offerta formativa e l'eccellenza della ricerca accademica.

A tracciare un primo bilancio è lo stesso rettore Paleari in una lunga intervista pubblicata oggi su L'Eco di Bergamo. Sul tavolo le tasse e la reazione del ministero, il rapporto fra ateneo e la città, l'appello di sostegno economico rivolto ai privati, i curriculum vincenti del futuro dalla tecnologia alla filosofia alle lingue.

L'intervista su L'Eco di Bergamo oggi in edicola

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