Alcuni residenti: «Si affronti il problema
senza pregiudizi o direttive di partito»

«Accogliamo con entusiasmo la presentazione dell'ordine del giorno urgente da parte dei consiglieri comunali Angeloni-Gandi-Vertova, e, nella speranza che esso possa trovare il pieno supporto di tutto il consiglio comunale, ci permettiamo di esprimere pubblicamente le nostre opinioni in merito alla questione parcheggiatori "abusivi", con la volontà di contribuire alla discussione partendo dalla nostra esperienza concreta».

«Siamo perfettamente d'accordo - scrivono Dominguel Radesca, Marco Rubino, Giorgio Cassina, residenti che in passato si sono già occupati del caso - nell'affermare per l'ennesima volta l'inesistenza e l'inconsistenza di un problema reale legato alla sicurezza in quella zona. Questo "territorio" (parola tanto cara alla Lega Nord) esprime una visione completamente opposta a quella dell'amministrazione comunale e basterebbe parlare con i residenti e con chi il quartiere lo vive quotidianamente per scoprire che la presenza di queste persone non crea insicurezza e che anzi, è anche grazie a loro che prima dell'attuale gestione della sosta, veniva garantita l'incolumità agli autoveicoli da possibili danneggiamenti o furti».

«Ci teniamo - proseguono - a ribadire, anche a costo di risultare ripetitivi, che in quella realtà non era e non è tutt'oggi presente alcun tipo di racket, come invece più volte sostenuto dall'amministrazione comunale forse con una certa compiacenza dei giornali locali, sempre alla ricerca di titoli sensazionalistici. La specificità di questa realtà non è traducibile attraverso slogan (come successo durante la scorsa campagna elettorale) né tanto meno si può pensare di risolvere la situazione non ascoltando chi vive queste dinamiche sulla propria pelle, o limitarsi ad un generico invito a rivolgersi ai servizi sociali, come avvenuto in occasione dell'incontro con l'assessore alla sicurezza. "Oggi la povertà, non è condizione di sfortuna, non è equivalente all'essere delinquenti, non è incapacità personale è solo Ingiustizia". (cit. F. Beschi Vescovo di Bergamo)».

«Noi crediamo - concludono - che un'amministrazione, da sempre così attenta alle esigenze espresse da chi opera nel settore del disagio sociale, non possa scegliere di ignorare determinate situazioni fortemente caratterizzate da mancanza di diritti a propria semplice discrezione, se non al costo di risultare opportunista. A fronte di quanto qui espresso ci auspichiamo che durante la presentazione dell'ordine del giorno urgente, tutti i consiglieri (di destra, di sinistra e di centro) affrontino la discussione e la votazione del suddetto scevri da ogni tipo di pregiudizio o peggio ancora direttive di partito».

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