Un inquilino su dieci non paga:
aumentano le richieste all'Aler

Famiglie sempre ligie nel pagare l'affitto ora si trovano per la prima volta a ritardare il versamento. Lavoratori rimasti disoccupati che vanno a chiedere una revisione del canone per venire incontro al reddito diminuito. E una crescita notevole (circa il 30%) delle domande per ottenere una casa popolare.

Basta scorrere i dati forniti dall'Aler e dal Comune di Bergamo per rendersi conto di come la crisi stia colpendo le famiglie anche sul fronte della casa, mettendo in forte difficoltà, in particolare, i nuclei che vivono in affitto.

Se nel privato i sindacati degli inquilini segnalano una preoccupante crescita degli sfratti per morosità, anche sul fronte delle abitazioni popolari – dove pure i canoni dovrebbero essere commisurati alle possibilità delle famiglie - gli enti preposti notano un sensibile incremento  degli affittuari che non riescono a pagare.

In Bergamasca gli alloggi gestiti dall'Aler sono circa 5.800. Il 55% di questi appartamenti si trova in città, i restanti sono distribuiti nei comuni della provincia. I risultati dei controlli mensili sul pagamento degli affitti, in questo periodo, sono tutt'altro che incoraggianti: la percentuale di inquilini morosi alla fine di agosto raggiungeva l'11,79%. Quasi un punto e mezzo in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (10,39%) e due punti sopra il 2008 (9,51%).

Leggi tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 25 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA