Il drammatico scontro di Covo
Sebastiano: dov'è la mia mamma?

Sono ancora in corso gli accertamenti della polizia stradale di Treviglio sull'incidente di Covo costato la vita a Stefania Valentina Tenchi, la ventottenne romena incinta al nono mese morta carbonizzata con il feto che aveva in grembo nell'abitacolo dell'auto su cui viaggiava lo scorso lunedì col marito.

Stando alle prime ipotesi, pare che il giovane di Romano di Lombardia al volante dell'altra auto (un'Alfa 147), abbia sbandato forse a causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia, finendo addosso alla Opel Astra su cui Stefania Valentina Tenchi viaggiava come passeggera (alla guida c'era il marito Costel Didin, 32 anni, ora in gravi condizioni).

La polizia contesta all'automobilista romanese la violazione dell'articolo 141 del Codice della strada, quello che obbliga il conducente a regolare la velocità del proprio veicolo in relazione a diversi fattori come le condizioni della strada (nella circostanza, l'asfalto era reso viscido dalla pioggia) e comunque in modo tale da evitare ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose.

Le dichiarazioni raccolte dagli agenti della stradale per far luce sulla dinamica del sinistro, ad ogni modo, sarebbero contrastanti. Il giovane di Romano che guidava la 147, rimasto ferito solo lievemente (la prognosi è di 7 giorni ed è già stato dimesso dall'ospedale) avrebbe dichiarato agli agenti che la sua auto procedeva regolarmente nella sua corsia.

La polizia stradale è in attesa degli esami di laboratorio che dovranno appurare, come stabilito dalla legge, se i conducenti dei due veicoli fossero o meno sotto l'effetto di alcolici o stupefacenti. Secondo quanto è stato possibile finora sapere, un primo pre-test effettuato sulle urine del giovane di Romano che guidava l'Alfa 147 avrebbe rilevato tracce riconducibili alla cannabis. Il pre-test non ha però valore medico-legale e perciò, al momento, la polizia non contesta all'automobilista la guida sotto l'effetto di stupefacenti e non ha proceduto al ritiro della sua patente.

Intanto il piccolo Sebastiano - il figlio della coppia romena - non sa ancora nulla di quanto è successo. Stefania e il bambino mai nato sono in due bare distinte nella camera mortuaria del cimitero di Covo. A nonna Dumetra l'hanno detto l'altra notte. Sebastiano ha quattro anni e non sa ancora niente. Però le cose ieri non sono andate come al solito e in quei giganti occhi azzurri c'erano tanti punti di domanda. Uno su tutti: dov'è la mia mamma?

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