Panda Nera: al processo per i raid
le vittime non si presentano

Nel 2007 avevano trovato il coraggio di denunciare i militari della «Panda nera», un gruppo di carabinieri e vigili che imperversava nella Bassa picchiando e rapinando extracomunitari. Ma per la seconda volta non si sono presentati in aula per deporre.

Nei primi mesi del 2007 avevano trovato il coraggio di denunciare le presunte soperchierie dei militari della «Panda nera» - il gruppo di carabinieri e vigili che, per l'accusa, tra il 2005 e il 2007 imperversava nella Bassa picchiando e rapinando extracomunitari -, ma per la seconda volta consecutiva non si sono presentati in aula per deporre.

«L'assenza di questi otto nordafricani dimostra la scelta precisa di non rendere dichiarazioni e sottrarsi al contraddittorio», ha dichiarato il presidente del collegio Aurelia Del Gaudio. Il collegio ha respinto la richiesta dell'accusa di acquisire le dichiarazioni rese in sede preliminare e, vista la loro irreperibilità (tra l'altro si erano costituiti parte civile), nel processo rischia di venire meno il grosso delle accuse nei confronti degli imputati.

Con un paradosso che si profila all'orizzonte: e cioè, che per la stessa vicenda, si potrebbero avere esiti processuali differenti. Mentre i militari e vigili processati in abbreviato, sono stati condannati anche in secondo grado (oltre a quelli che avevano patteggiato la pena in udienza preliminare), aumentano le possibilità di assoluzione per chi ha invece scelto il rito ordinario.

Il processo era nato dall'inchiesta della Procura di Bergamo, nei primi mesi del 2007 dopo le segnalazioni di alcuni extracomunitari che si erano dichiarati vittime della presunta banda.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 28 ottobre

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