Un patto sociale per il trasporto
La Cisl lancia la sfida alla Regione

«Non è più il tempo di dire sempre e solo no. Ma non possiamo nemmeno accettare che le cose continuino come prima». Gigi Petteni, segretario regionale della Cisl, entra a gamba tesa sui possibili aumenti di treni e autobus.

«Non è più il tempo di dire sempre e solo no. Ma non possiamo nemmeno accettare che le cose continuino come prima». Gigi Petteni, segretario regionale della Cisl, entra a gamba tesa sui possibili aumenti di treni e autobus. «Sui tagli imposti dalla manovra il nostro giudizio è negativo. La Lombardia è una regione sì virtuosa, ma con grandi problemi di mobilità, ed è costretta a subire tagli in modo assolutamente indiscriminato». E in più «riceve trasferimenti in misura assolutamente minore ad altre realtà».

Stabilito questo «non possiamo fare solo una politica che dica no all'aumento delle tariffe e continuare a viaggiare da schifo: è l'impostazione che va completamente ribaltata. Occorre qualità, «quindi investimenti adeguati, e una conseguente politica nuova sulle tariffe».

Bisogna cambiare le regole del gioco: «Bisogna introdurre un sistema serio di fasce sociali». La Cisl lancia quindi una sfida: «Serve un nuovo patto sociale per difendere il trasporto pubblico locale in Lombardia, che prenda le mosse proprio da questa situazione difficile, per voltare pagina una volta per tutte». Cominciando però da un punto fermo: «Gli investimenti attesi sul materiale rotabile vanno tutti confermati».

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