Passante lo fotografa mentre fugge
per il rapinatore non c'è scampo

Ormai basta un semplice telefonino per mettere in gattabuia i rapinatori. È successo a un malvivente bergamasco - un 50enne di Seriate - con alle spalle alcuni colpi, non tutti, però, andati a segno.

Ormai basta un semplice telefonino per mettere in gattabuia i rapinatori. È successo a un malvivente bergamasco - un 50enne di Seriate - con alle spalle alcuni colpi, non tutti, però, andati a segno. L'uomo, dopo aver compiuto una rapina ai danni della filiale di Trento della Cassa rurale di Strembo, era stato fotografato con il cellulare da un passante proprio mentre il 50enne stava fuggendo dalla banca.

Il «click», grazie ad altri elementi investigativi, ha consentito ai carabinieri del Comando provinciale di Trento di individuare il rapinatore bergamasco, considerato uno dei presunti responsabili della rapina, compiuta il 7 aprile scorso e che aveva fruttato oltre 23 mila euro.

L'uomo, però, nel frattempo, era già finito in carcere, a Torino, dopo essere stato arrestato in flagranza di reato per un'altra rapina messa a segna il 22 aprile a Chivasso (Torino). I suoi complici erano stati bloccati dai carabinieri il giorno dopo a Milano dopo un conflitto a fuoco.

Nella banca trentina - hanno ricostruito gli inquirenti - il rapinatore bergamasco era entrato assieme ad un complice con un coltello e il viso parzialmente coperto. Dopo aver arraffato i contanti i due, dopo aver vanamente tentato di scappare dalla porta bloccata prendendola a pugni e calci, a fatica erano riusciti ad arrampicarsi su una finestrella dell'anticamera della banca e poi si erano calati all'esterno dell'edificio raggiungendo l'auto per la fuga.

Tutta la loro azione era stata però immortalata nei fotogrammi delle telecamere a circuito chiuso della banca e dal passante-fotografo, che aveva ritratto uno di loro appollaiato sulla finestra. Uno dei rapinatori inoltre, nel prendere a pugni la vetrata, aveva lasciato impronte di sangue sull'auto, poi ritrovata dai carabinieri.

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