Allarme anoressia nella Bassa
A rischio il 14% dei giovani

Rischio anoressia per molti giovani della Bassa. La ricerca del Soroptimist e condotta da Sabina Albonetti, psicologa, psicoterapeuta e docente, e da Gaia Colombo, biologa nutrizionista, fotografa i comportamenti alimentari a rischio in soggetti dai 14 ai 15 anni.

Rischio anoressia per molti giovani della Bassa. La ricerca voluta dal club di Treviglio del Soroptimist international e condotta da Sabina Albonetti, psicologa e psicoterapeuta, docente all'Università dell'Insubria e da Gaia Colombo, biologa nutrizionista, fotografa i comportamenti alimentari a rischio in soggetti dai 14 ai 15 anni.

La ricerca è stata condotta «somministrando» un questionario di 14 domande a 720 ragazzi, 448 di sesso femminile (62%) e 272 maschi (38%). Sono gli studenti che la scorsa primavera frequentavano le classi prime degli istituti superiori «Simon Weil» e «Oberdan» di Treviglio, il «Don Lorenzo Milani» di Romano e il «Galileo Galilei» di Caravaggio.

Quattordici domande per identificare, attraverso la correlazione fra tante variabili, comportamenti «a rischio». Alla fine è emerso un quadro allarmante, ma purtroppo comunque in linea con quello nazionale e non: primo, il 18% di questi adolescenti ha una percezione corporea disturbata, secondo, nel 14,43% dei casi presenta comportamenti alimentari a rischio.

Entrando nel dettaglio della ricerca e isolando il target femminile, il 12% delle interpellate manifesta un totale rifiuto del proprio corpo, mentre il 7% rifiuta anche la propria appartenenza sessuale. Nel 37% delle ragazze la percezione della propria taglia corporea è errata, al punto tale che, tra le ragazze sottopeso, il 51% si considera normopeso o addirittura grassa nel 7% dei casi.
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