Pulizia dei fiumi: 1.200 volontari
Scoperti argini precari a Morengo

Una mobilitazione provinciale per la sicurezza, che ha coinvolto quasi 1.200 volontari lungo i corsi dei fiumi per la prevenzione del rischio idrogeologico, nei boschi per la prevenzione degli incendi e nelle elementari di 19 Comuni per incontrare i ragazzi e sensibilizzarli.

Una vera e propria mobilitazione provinciale per la sicurezza, che ha coinvolto quasi 1.200 volontari, impegnati dalle 7 alle 13, lungo i corsi dei fiumi per la prevenzione del rischio idrogeologico, nei boschi per la prevenzione degli incendi e nelle scuole elementari di 19 Comuni per incontrare i ragazzi e sensibilizzarli al rispetto dell'ambiente.

Si è chiusa all'insegna dei grandi numeri il bilancio della maxi esercitazione della protezione civile svoltasi in 40 comuni bergamaschi, organizzata dalla Provincia di Bergamo in sinergia con la Prefettura, la Regione, le Comunità montane, il Parco dei Colli e tutte le altre componenti del sistema di protezione civile: Forestale, alpini, vigili del fuoco, 118, Polizia di stato, Polizia provinciale e Polizie locali.

Erano super equipaggiati, anche con l'utilizzo dell'elicottero messo a disposizione dalla Regione, i volontari impegnati nell'esercitazione di antincendio boschivo, che ha coinvolto tutte le zone di competenza di tutte le comunità montane, del Parco dei Colli e altre tre aree del territorio: quella situata tra Sotto il Monte, Carvico e Mapello, e nel comune di Chiuduno.

Nel frattempo altri volontari si sono occupati della pulizia degli argini di Brembo, Serio e Adda, in una seconda esercitazione che ha coinvolto Casazza, Brembate Sopra, Romano, Morengo, Trescore, Misano, Brembate, Bonate Sopra, Chignolo, Carona, Monasterolo.

E proprio lungo il Serio l'esercitazione ha rilevato alcune criticità, in particolare a Morengo, come sottolinea l'assessore provinciale alla Protezione civile Fausto Carrara che ha seguito tutta l'iniziativa a fianco del comandante della polizia provinciale Alberto Cigliano, responsabile della protezione civile provinciale. «Oltre al problema di sporcizia e detriti che riguarda molte zone del fiume - spiega - a Morengo abbiamo riscontrato una precarietà degli argini che vengono erosi creando una situazione di dissesto geologico: per questo prevediamo di attuare un intervento radicale».

Terzo intervento dell'esercitazione è stata la sensibilizzazione alle tematiche della prevenzione e della protezione civile, che ha coinvolto 4.200 ragazzi delle classi terze, quarte, e quinte delle elementari di 19 comuni, visitate dai volontari che hanno anche distribuito la pubblicazione della Provincia «Mario il volontario», pensato proprio per le scuole.

«L'obiettivo che si siamo posti - aggiunge Carrara - è di riuscire a coprire tutti i comuni entro la prossima estate, perché diffondere la conoscenza dell'opera della protezione civile alle giovani generazioni è uno dei punti in cui l'assessorato crede moltissimo e che continuerà a sviluppare».

Terminate le esercitazioni, un centinaio di persone ha raggiunto il Centro polifunzionale di emergenza provinciale (Cpe) ad Azzano, dove è stato allestito il centro operativo per il coordinamento delle attività. «Il livello di efficienza della nostra protezione civile - conclude Carrara - è preso a modello anche da altre provincie, e la perfetta riuscita di questa esercitazione ne è la dimostrazione. La giornata sta anche a significare l'importanza dell'addestramento costante, il non abbassare mai la guardia per essere sempre pronti a ogni evenienza: questo è quello che il nostro territorio si merita e che i nostri cittadini ci chiedono».
Stefano Bani

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