Ospedale nuovo, Carlo Bonometti:
Dichiarazioni tagliate, opera finita

«Dire che il servizio trasmesso dal Tg1 sia stato allarmistico è un eufemismo: è stato scorretto». Così il direttore generale dei «Riuniti». «Le mie dichiarazioni sono state tagliate». Guarda i video e le foto dell'ospedale «invaso dalle acque»

«Dire che il servizio sul nuovo ospedale di Bergamo trasmesso dal Tg1 in prima serata domenica sia stato allarmistico è un eufemismo: è stato un servizio scorretto. Il Tg1 ci aveva chiesto, più di tre settimane fa, di poter fare un sopralluogo nel nuovo ospedale esattamente come hanno fatto altre testate dopo le prime notizie delle infiltrazioni d'acqua in cantiere. In una logica di trasparenza abbiamo accettato, e io ho fatto delle dichiarazioni: sono state estrapolate mie frasi in modo strumentale».

Il direttore generale degli ospedali Riuniti Carlo Bonometti, all'indomani del servizio del Tg1 sul nuovo ospedale «allagato» e «mai ultimato» non ci sta: «Bergamo non può finire su un tg per un'opera così importante come il nuovo ospedale che viene indicato come una struttura faraonica mai ultimata. Non è vero. Gli operatori hanno avuto accesso ai sotterranei, dove come altri giornalisti hanno documentato con foto e articoli, si notano le infiltrazioni d'acqua, ma certo non ci sono allagamenti: quelle immagini non sono state mostrate».

Ma, soprattutto, vuole precisare Bonometti, le sue dichiarazioni non sono state trasmesse nella loro interezza: «Ho spiegato che le infiltrazioni sono un ostacolo tecnico alla messa in esercizio dell'ospedale, ostacolo facilmente risolvibile. Tant'è che ci stiamo lavorando a queste nuove soluzioni: il ritardo nella messa in esercizio dell'ospedale non è certo di anni, ma di qualche mese – continua il direttore generale –. Per la questione del sottopasso ferroviario ho sostenuto in modo chiaro che si tratta di un'opera prevista dall'Accordo di programma ma non è urgente perché al pronto soccorso si accede dall'Asse interurbano. Ma i telespettatori non l'hanno sentito. Altro che autolettighe bloccate al passaggio a livello».

«Per la nostra ipotesi di trincea di sbarramento - conclude Bonometti siamo in fase di progettazione e i tempi ci sono tutti per arrivare al progetto esecutivo, alla quantificazione della spesa e alle necessarie autorizzazioni. Ma non si creda che tutto questo possa comportare ritardi biblici».

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