L'inflazione è tornata a salire
In aumento alcolici e tabacchi

A ottobre l'inflazione è tornata a salire: i prezzi al consumo sono aumentati dell'1,7% su base annua, in salita rispetto al +1,6% registrato a settembre e ad agosto. Su base mensile l'inflazione ha segnato un +0,2% e una variazione tendenziale pari a più 1,7 %.

Nel mese di ottobre 2010 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività comprensivo dei tabacchi è stato pari a 140,4, registrando una variazione di più 0,2 per cento rispetto al mese di settembre e di più 1,7 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente; al netto dei tabacchi l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, pari a 139,6, ha presentato nel mese di ottobre 2010 una variazione congiunturale di più 0,2 per cento e una variazione tendenziale pari a più 1,7 per cento.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, comprensivo dei tabacchi, nel mese di ottobre 2010 è stato pari a 139,1 con una variazione di più 0,3 per cento rispetto a settembre e una variazione di più 1,8 per cento rispetto ad ottobre 2009; le corrispondenti variazioni registrate dall'indice calcolato al netto dei tabacchi sono state, rispettivamente, più 0,2 per cento e più 1,7 per cento, mentre il livello dell'indice è stato pari a 137,8. Nel mese di ottobre gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati per i capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più 1,6 per cento), Istruzione (più 1,1 per cento) e Ricreazione, spettacoli e cultura (più 0,6 per cento); variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Comunicazioni (meno 0,9 per cento) e Trasporti (meno 0,1 per cento).

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi e Trasporti (per entrambi più 3,9 per cento), Altri beni e servizi (più 3,6 per cento) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 2,7 per cento); una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitolo Comunicazioni (meno 2,6 per cento).

Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Aosta (più 3,0 per cento), Trieste (più 2,2 per cento), Firenze e Napoli (per entrambe più 2,1 per cento); le variazioni più moderate hanno riguardato le città di Campobasso (più 1,1 per cento), Potenza (più 1,3 per cento), Bologna e Palermo (più 1,4 per cento).

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