Barboni (Pd): È generico e ignora i «tagli»

«Delusione per la bocciatura di alcuni emendamenti in favore di malati psichiatrici, disturbi alimentari e dipendenze. È stato approvato oggi in Consiglio regionale un piano socio sanitario privo di una linea chiara, generico e incurante dei tagli del Governo».

È questo il giudizio del consigliere regionale del PD Mario Barboni che ha ribadito in Aula il proprio voto contrario. Nel corso della discussione sono stati accolti alcuni emendamenti e ordini del giorno presentati dal PD - in particolare sul sostegno alla rete della terapia del dolore e delle cure palliative; sulla prevenzione degli episodi di violenza e abuso sessuale sulle donne attraverso il sostegno all'operato dei centri anti violenza; sull'avvio di un piano d'interventi rivolti alle persone disabili e alle loro famiglie; sulla valorizzazione dei medici di base e dei pediatri di libera scelta e la previsione di istituire un punto unico d'accesso per le prestazioni sociosanitarie e sociali a rilevanza sanitaria – ma altrettanti sono stati respinti da PDL e Lega.

Tra i molti bocciati alcuni legati a psichiatria e neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, primo firmatario Mario Barboni (PD) : «chiedevamo di prolungare per le persone con patologie psichiatriche il percorso residenziale già avviato nelle strutture idonee, come richiesto da tutte le associazioni dei familiari dei pazienti, e di promuovere i patti territoriali di salute mentale per sviluppare e sostenere l'inclusione sociale di questi pazienti, contando sul coinvolgimento del terzo settore e dell'associazionismo. Cruciale sarebbe, in questo senso, una politica per la casa rivolta ai pazienti e ai loro famigliari, anche attraverso progetti di housing sociale. Il no di PDL e Lega a queste nostre proposte appare purtroppo pregiudiziale».

Altra proposta del PD bocciata dalla maggioranza è lo sviluppo delle politiche di prevenzione su patologie emergenti quali i disturbi dell'alimentazione, della personalità, attacchi di panico e nuove dipendenze. «Ci saremmo aspettati maggior disponibilità nei confronti di questi disturbi che spesso portano nei pazienti e nei loro famigliari veri e propri drammi – conclude il consigliere PD - È evidente che ci batteremo comunque perché la Regione si impegni con provvedimenti specifici in questa legislatura, nonostante non siano previsti nel piano».

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