Isola di Fondra, regala il bosco
in ricordo dei propri genitori

Ha regalato il suo bosco, che inizia con un bel pratone proprio dietro la chiesa, al Comune di Isola di Fondra. L'idea è di Antonio Goglio, medico, direttore della Microbiologia dei Riuniti, nativo di Fondra, ma da una vita abitante a Bergamo.

Ha regalato il suo bosco, che inizia con un bel pratone proprio dietro la chiesa, al Comune di Isola di Fondra. L'idea è di Antonio Goglio, medico, direttore della Microbiologia dei Riuniti, nativo di Fondra, ma da una vita abitante a Bergamo.

Nei giorni scorsi si è tenuta la cerimonia di intitolazione dell'area naturalistica a Cecilia e Giovanni Goglio, genitori del donatore. Una piccola festa, in una giornata uggiosa di nuvole basse che velavano il bosco: c'era don Alfio, la gente del paesino, le autorità, i bambini con i palloncini.

Ha detto Antonio Goglio: «Dopo la guerra qui era tutto pelato, la maggior parte degli alberi tagliati. Mio padre mise a dimora nuove piantine, ci teneva molto al bosco. Ma io non vivo più qui e allora non mi sembrava giusto mantenerne la proprietà. Sono contento che il Comune lo abbia accettato in dono e abbia pensato di farne un'area naturalistica».

La comunicazione ufficiale al paese è stata molto semplice: «Un bosco di alberi piantati da Giovanni Goglio viene donato dal figlio Antonio al Comune di Isola di Fondra e diviene così il nucleo dell'area naturalistica "Cecilia e Giovanni Goglio". Radici e rami e acque che tornano alla comunità dalla quale la famiglia ha ricevuto vita, luce, silenzio e storia. Perché restituiscano verde, vita, luce e storia alla comunità. Perché il ricordo di Cecilia e Giovanni non sia sterile rimpianto, ma memoria e gratitudine per tutti».

Un bosco di abeti, in alto, e in basso di castagni. Spiega il vicesindaco, Carlo Forchini: «È cominciato tutto dopo il 2002, dopo le esondazioni della valletta dietro la chiesa. Dovevamo fare lavori per sistemare il solco del corso d'acqua e abbiamo chiesto il permesso al dottor Goglio il quale non solo ci ha permesso di entrare nella sua proprietà, ma ci ha detto che aveva intenzione di regalare il bosco al Comune».

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 25 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA